Regia di Brad Anderson vedi scheda film
C’è una vita in frantumi dietro le prepotenti manovre di governo americane per instaurare la democrazia in Libano , una vita che si nutre di frammenti di ricordi, schegge di un esistenza che fu, fatta d'amore ed amicizia prima, di rinunce ed abbandono poi.
Un dolore che rende impermeabili all’orrore della guerra , che fa di un uomo che prima aveva tutto, Maison, ( un ottimo John Hamm) uno zombie in un paese di zombie . Ecco prima di tutto parla di questo Beirut, ultima fatica del regista Brad Anderson (fattosi notare per il buon thriller Transsiberian qualche annetto fa); poi viene il resto: gli attentati, gli agguati, i doppi giochi , la guerra, la morte.
Finalmente dopo tanta spazzatura un bel film targato Netflix che mette al centro della storia un dramma personale attorno al quale ruota la solita storia di guerra. È vero la sceneggiatura forza un po' la mano ma il thriller è genuino, come una bella puntata di "Homeland", anche se qui al posto di Claire Danes c'è una brava e professionale Rosamund Pike.
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