Regia di Amma Asante vedi scheda film
Nella Germania Nazista una donna è disprezzata per aver concepito una figlia nera con un francese di origine africana che poi è andato via. A sua figlia le cose andranno pure peggio, disprezzata per il colore della sua pelle viene spiata dal giovane figlio di un ufficiale delle SS. Cosa vorrà mai da lei?
Al di là di quel che ne dica chi parla male di questo film liquidandolo come una semplice love story nonostante l'assunto di partenza originale e chi invece lo loda proprio per questo (anche se il taglio originale potrebbe far pensare ad un tipo di vicenda inventata mentre invece, come ci spiega la didascalia che chiude il film, in Germania erano parecchi i cittadini tedeschi di colore) un film interessante ma che difetta, forse, nell'approfondimento di alcune figure (l'ufficiale SS è disgustato dal Nazismo e trama contro Hitler o il contrario? Ok che il suo gesto finale farebbe pensare il contrario però molti particolari sono ambigui. La protagonista, nonostante il colore della sua pelle, è comunque fiera di essere tedesca ma non si capisce se cambia quando vede il trattamento riservato agli ebrei o se cambia atteggiamento solo quando la sopravvivenza la riguarda di persona? Il suo fratellino sta diventando Nazista inculcato dalle lezioni scolastiche della hitlerjugend? Le kapò del campo sembrerebbero, almeno qualcuna, più umane che quelle descritte in altri film?). Bello ma ambiguo.
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia
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