Regia di Ben Wright vedi scheda film
Un'ora e un quarto di Zizek senza freni. Il tema è la realtà del virtuale e il filosofo e psicanalista sloveno tiene una lezione a briglie sciolte alla sua maniera, gesticolando cioè in maniera esasperata, facendo esempi estremi e di estrema chiarezza, con il suo ineguagliabile inglese dal vocabolario eccellente e dalla pronuncia zoppicante. Più che di un film si tratta insomma delle riprese di una conferenza, per la precisione di una conferenza tenuta l'11 dicembre del 2003 a Londra; Ben Wright dirige e monta il materiale con metodi assolutamente spartani, ovvero mantenendo per la stragrande maggioranza del filmato la camera fissa su Zizek e tagliando molto di rado. Un lavoro povero nella realizzazione e pesantuccio nella fruizione, certo, ma comunque ricchissimo di spunti nei contenuti; l'immaginario del protagonista ci porta perciò a rivalutare i concetti odierni di mondo reale e di mondo virtuale, saltando di palo in frasca fra cinema, psicanalisi, politica, ideologia e con il solo punto fermo rappresentato da Lacan, più volte citato da Zizek, suo fedele e devoto discepolo. 4/10.
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