Regia di Bruno Mattei vedi scheda film
Un manipolo di soldati americani si inoltra nella foresta Amazzonica alla ricerca della figlia di un senatore, recentemente scomparsa. La ragazza è stata però catturata da una tribù di indigeni particolarmente aggressivi, nonché cannibali.
Negli ultimi anni della sua lunga e prolifica carriera, Bruno Mattei – che qui si firma Martin Miller – si dedicò quasi esclusivamente al direct-to-video, vale a dire film destinati al mercato dell’homevideo senza passare da cinema o televisione; allo stesso modo portò avanti la sua passione per l’horror, il macabro e l’esotico con pellicole del calibro di questo Nella terra dei cannibali, edito anche con il titolo di Nella terra della morte. La trama, i dialoghi, i personaggi sono tutti facili pretesti per una divertente vacanza di lavoro (il film è stato girato nelle Filippine) da cui il Nostro e la sua troupe sono peraltro tornati con due pellicole: questa e la sua ‘gemella’ Mondo cannibale, uscita anch’essa nel 2004 e con il medesimo cast, ricavata principalmente da riprese non utilizzate per Nella terra dei cannibali. Inutile criticare nei dettagli la storia (sceneggiatura di Mattei e di Gianni, cioè Giovanni, Paolucci: il produttore), certo priva di originalità e di colpi di scena degni di tale nome; va comunque rilevata come sempre nei film di Mattei una messa in scena ordinata e una confezione, nei limiti dei bassi standard del contesto, dignitosissima. Le scene truculente e gli spargimenti di sangue e viscere sostituiscono a basso costo scene di azione ed effetti speciali ben più onerose a girarsi, anche in termini di tempo. Tra gli interpreti non spiccano nomi degni di nota: i principali sono Claudio Morales, Lou Randall, Cindy Jelic Matic, Ted Rusoff, Kenny Krall, Silvio Jimenez, Ydalia Suarez. 2,5/10.
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