Regia di George Pan Cosmatos vedi scheda film
Produzione zeppa di nomi "rumorosi", nello standard dei film catastrofici dell'epoca, che nel trailer una voce stentorea annunciava uno per uno con un'inquadratura dell'attore staccata dal montaggio finale mentre si voltava verso la macchina da presa, "Cassandra Crossing" fu prodotto da Carlo Ponti, costò molto e fu uno dei maggiori incassi della stagione 76/77. Tra l'altro, ricordo che venne trasmesso per la prima volta in televisione a Maggio 1981, appena prima che si concludesse il mio ultimo anno di elementari, e la mattina prima di entrare in classe, tutta la scolaresca,me compreso, parlava di quel film che aveva fatto molta impressione. Considerato come la classica baggianata costosissima per platee di bocca buona dai più, non è tra i peggiori del genere: si nota un apporto più "polemico" (anche se marcatamente populista) da parte dello sceneggiatore Robert Katz, che addita i militari statunitensi come irresponsabili e occultatori delle proprie colpe (c'è un virus creato in laboratorio sfuggito alle mani delle equipes mediche statunitensi),però sul piano spettacolare, nonostante attori di primo livello sprecati (Lee Strasberg,ad esempio) e qualche grossolanità, il film c'è: soprattutto grazie ad un montaggio che rende le sequenze d'azione di buona caratura, e ad una presa sul pubblico che, per quanto si affanni a nascondere un particolare che manderebbe all'aria tutto il soggetto (ma tirare il freno d'emergenza proprio non viene in mente a nessuno?) , segue la pellicola con apprensione. Scontato? Eccome, e pure paranoico, ma ha una sua rustica efficacia.
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