Regia di Mike Figgis vedi scheda film
Due sbirri l'un contro l'altro armati, uno che lavora per il buon nome della Polizia ed è visto con sospetto quando non con odio da chi all'interno del corpo non è pulito, l'altro abilissimo a costruire una rete ramificatissima di corruzione e favoritismi, pronto ad uccidere senza problemi per mantenere l'alto tenore della propria famiglia allargata. Mike Figgis conquistò attestati di stima all'epoca dell'uscita di questo thriller polizieco metropolitano, salvo essere ridimensionato notevolmente negli anni successivi, anche per una certa pretenziosità nello scegliere temi e soggetti:il difetto maggiore imputabile ad "Affari sporchi" è la forte identificabilità nel periodo in cui è stato girato, nel senso di musiche, modo di narrare ed ambientazione, molto tipici di una fase in cui il cinema americano di genere strizzava troppo l'occhio alle serie tv per rinnovarsi. Però il confronto tra i due antagonisti ha spessore psicologico da vendere, certi personaggi sullo sfondo sono meglio tratteggiati di quelli in altri titoli analoghi, e la forza del personaggio negativo, che offre motivazioni concrete benchè condannabili è di quelle che rimangono impresse. Rilanciò la carriera di Richard Gere, da qualche anno semiappannato e qui redivivo, con capelli brizzolati e grinta sinistra sempre tenuta a freno prima.
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