Regia di William Wiard vedi scheda film
Avete mai letto la biografia di Steve McQueen? Io si! Ma solo 3 - 400 volte. Immaginate un uomo che dopo un'infanzia difficilissima a base di bastonate e tasche vuote scopre di essere un attore nato. Immaginate un uomo che va a tutta birra, in macchina e in corpo, indossa una mascherina protettiva al gusto di amianto e fuma sigarette amare modificate per alleviare un antico dolore. Immaginate quest'uomo che risponde picche alla Wood e alla Remick perchè quel giorno ha già castigato il castigabile e non ha tempo da perdere, sfreccia veloce verso Cielo Drive dove vive in una villa da sogno con il telefono che squilla a ripetizione come il winchester di Tom Horn, dall'altro lato del filo i produttori di Hollywood sono pronti ad offrirgli qualsiasi ruolo anche Marcellino pane e vino, basta che dentro il film ci sia il divo più cool degli anni 60, basta che ci sia McQueen a scacciare l'onta dell'insuccesso a stecchire da duecento metri quei ladri di cavalli.
Immaginate poi che il tempo vola come la felicità, a tutta birra ormai va solo a piedi e la gangia killer spalleggiata da troppi
anni dalla mascherina asbestosa ha riempito i polmoni di raudi marroni e a quei grossi grassi produttori biechi il vecchio Steve non serve più, impicchiamolo allora! Impicchiamo quel piantagrane di McQueen, tanto Hoffman, Redford e Stallone van bene per qualsiasi copione. In una piccola clinica messicana a 50 anni di età quella corda avvolta ai polmoni come un mesotholioma della pleura se lo è portato via con tanta gente che piangeva intorno come quelli che piangevano dinnanzi al corpo dello scomodo ed incolpevole Tom Horn, che per gli allevatori di bestiame è andato bene finchè è servito e poi l'hanno impiccato.
Questo era McQueen! Questo è Tom Horn.
R.I.P. Steve... eri qualcuno..per me sei il più grande.
La tua leggenda non morirà mai.
Mpf......scusate...
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