Regia di Hui-Chen Huang vedi scheda film
32 LOVERS FILM FESTIVAL - TORINO LGBTQI VISIONS - CONCORSO "REAL LOVERS" - MIGLIOR FILM
Una stanza disadorna: un tavolo accanto al muro; due sedie quasi mai occupate assieme, salvo quando una figlia quarantenne pretende di avere finalmente un colloquio chiarificatore con la madre mascolina e lesbica che vive ormai da anni con lei, ma la evita più che può: l'anziana donna infatti si alza all'alba e prepara da mangiare per figlia e nipote, poi esce, occupata tra il suo lavoro di santona celebrativa di cerimonie e rituali religiosi ed impegni ludici con le sue amiche, facendo ritorno a casa solo a notte fonda, quando figlia e nipotina già dormono da tempo.
Ma ora la figlia pretende dei chiarimenti: far luce su un matrimonio infelice, e il perché di quella unione incongrua che diede frutto a due figlie infelici e dalla vita tribolata; ma pure chiarire alla madre cosa sono costati a lei ragazzina i rifiuti di una moglie a giacere col proprio consorte grezzo e prepotente, violento e predisposto all'abuso.
Già vincitore del Teddy Award alla Berlinale 2017, Small talk della regista Hui-Cheng Huang, che ci racconta la sua vita tramite una diretta drammatica testimonianza a due, è un potente, schietto ed insieme delicato ritratto di una riappacificazione tra madre e figlia che, per poter aver luogo, ha bisogno che tutte le verità più scabrose ed inconfessabili vengano a galla.
Maturato questo drammatico processo di confessione, i rapporti possono finalmente ritornare a essere coltivati e la vita sana di famiglia cominciare a rifiorire, merito anche della presenza innocente e vitale della nipotina che predispone alla vita e, nonostante tutto, all'ottimismo.
Il miglior film al Lovers film festival 2017, almeno sino ad ora, il più vibrante, realistico e commovente.
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