La pecorella smarrita: Don Remigio, che si è fatto prete dopo aver subito da ragazzino un incidente, riceve un colpo in testa e si innamora, ricambiato, di una ragazza. Un altro colpo, e tutto torna normale. "Il figlio del Beduino": un operaio molto "macho", di nome Beduino, è sconvolto all'idea che suo figlio possa essere gay. Scoprirà che i suoi timori non hanno proprio alcun motivo d'essere. Se il secondo episodio offre un Manfredi di tutto rispetto e una visione non banale del mondo dei borgatari romani, il primo (con Pozzetto prete) va piuttosto sul pesante. Nel complesso, poco più che due barzellette.
buon film.Pozzetto e Manfredi ottimi nei rispettivi episodi.Un bravo anche a Gullotta ed alle 2 attrici femminili Venier e Di Benedetto.Musiche riciclate da dramma della gelosia sempre di Rustichelli
La solita ennesima commedia a episodi,questa volta con il duo Pozzetto-Manfredi.La prima con una generosa Venier che si fa il prete (senza saperlo)La seconda con Manfredi che scopre il figlio gay (forse).Comunque molto piacevole e si ride volentieri ,anche con caratteristi come il grande Paolo Stoppa.Da vedere. leggi tutto
Gli ultimi rantoli della commedia italiana, mentre già all'orizzonte si profilavano quelle Vacanze di Natale che sarebbero andate a seppellire l'idea di cinema nel Belpaese. Due grevi e piuttosto beceri episodi, con cast squilibrati: se a reggere le sorti di metà pellicola sono Manfredi e Stoppa, nell'altra metà i protagonisti sono niente meno che Pozzetto e la Venier. A voi l'arduo compito… leggi tutto
Sacerdote con amnesia s'innamora di con donna e ci va letto, poi però gli torna la memoria. Borgataro romano teme che il figlio possa essere gay e non sa come affrontare la questione. Questi i due episodi. Il film lascia in eredità la barzelletta del tizio che aspetta il bus e chiede a Pozzetto: "Scusi per andare in ospedale cosa devo prendere?" Risposta: "La polmonite", e la…
La solita ennesima commedia a episodi,questa volta con il duo Pozzetto-Manfredi.La prima con una generosa Venier che si fa il prete (senza saperlo)La seconda con Manfredi che scopre il figlio gay (forse).Comunque molto piacevole e si ride volentieri ,anche con caratteristi come il grande Paolo Stoppa.Da vedere.
Due episodi un po' divertenti e un po' banali che sono poco piu' di due barzellette; piu' divertente e riuscito l' episodio con Manfredi anche se un po' volgare, piu' slegato e banale l' episodio con Pozzetto.
Voto 5,5.
Due episodi di valore medio, con il secondo migliore del primo. Le due storielle si basano troppo sulla bravura personale dei due protagonisti, per cui viene fuori la maggiore preparazione di Manfredi rispetto agli umori surreali, ormai fin troppo sfruttati, di Pozzetto. Nel primo episodio si apprezza una Venier di ancor buona freschezza, prima di vendersi anima e corpo al diavolo della…
Da quando hanno iniziato a fischiare le loro "blue notes" nelle praterie americane, i treni si sono impressi nell'immaginario di Hollywood e del mondo intero. Difficile che il loro binari non corressero paralleli a…
Prendendo spunto da un bel messaggio mandatomi da Bepy86 oggi , colgo l'occasione per dedicare una mia playlist ad uno dei più grandi attori che il nostro cinema ci ha dato , Nino Manfredi , scomparso nel 2004 (…
Nel primo episodio Pozzetto è un prete lombardo che perde la memoria e trova l'amore. Nel secondo un proletario romano scopre che il figlio è omosessuale e non riesce ad accettarlo. Il secondo episodio fa più ridere del primo, ma anche il primo fa sorridere. Manfredi è (inutile dirlo) migliore di Pozzetto e dà al suo personaggio forti tinte umane, Pozzetto…
Gli ultimi rantoli della commedia italiana, mentre già all'orizzonte si profilavano quelle Vacanze di Natale che sarebbero andate a seppellire l'idea di cinema nel Belpaese. Due grevi e piuttosto beceri episodi, con cast squilibrati: se a reggere le sorti di metà pellicola sono Manfredi e Stoppa, nell'altra metà i protagonisti sono niente meno che Pozzetto e la Venier. A voi l'arduo compito…
Il film composto da due episodi (movie-movie li chiamavano all'epoca) racconta due storielle che si reggono sulle abilità dei due protagonisti. A mio avviso un film passabile per un'ora e mezza in compagnia. Pozzetto nei panni di Don Remigio non delude, Mafredi nelle vesti del'operaio "beduino" è veramente forte.
Da notare la grafica dei titoli di testa: un monetone…
IL CINEMA CUSNA DI VILLA MINOZZO (RE), CHIUSO DAL LONTANO 1984 CON MIA GRANDE DELUSIONE DA BAMBINO A CUI IL PADRE INIZIAVA A TRASMETTERE LA GRANDE PASSIONE PER IL CINEMA...PURTROPPO E' DURATO TROPPO POCO PER ME, MI…
NINO MANFREDI, che con Sordi è stato un altro GRANDE e DEGNO rappresentante di ROMA (le sue origini ciociare non contano) e soprattutto del cinema italiano, ci ha lasciato proprio oggi. Una playlist è il…
Successone probabilmente oltre ogni previsione di inizio anni Ottanta,in un un momento in cui il film a due episodi da affidare a un sicuro campione d'incassi era una formula abbastanza sfruttata,vedi analoghi risultati con "Qua la mano"(Celentano/Montesano),"Culo e camicia"(Pozzetto/Montesano) ed altri.Nanni Loy dirige con mestiere due farse al prezzo di una senza battute particolarmente…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
Nel complesso è un film ad episodi passabile.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiL'episodio con Nino è molto simpatico…bè grazie alla sua presenza
commento di antonio88buon film.Pozzetto e Manfredi ottimi nei rispettivi episodi.Un bravo anche a Gullotta ed alle 2 attrici femminili Venier e Di Benedetto.Musiche riciclate da dramma della gelosia sempre di Rustichelli
commento di antonio de curtis