La recensione su Le nostre anime di notte

Eddie e Louis sono due anziani vicini di casa di una piccola cittadina di periferia del Colorado. Entrambi vedovi da molto tempo, con i figli grandi che da anni non  vivono più con loro. Eddie si presenta una sera dopo cena a casa di Louis, facendogli una proposta: "ti va di venire a dormire con me qualche sera? Non per il sesso ma per parlare". I due in effetti, pur vivendo accanto da molti anni, non si sono mai frequentati personalmente, quello che uno sa dell'altro è esclusivamente quello che le voci di paese hanno raccontato negli anni.

Inizia così per la coppia di anziani una strana amicizia sotto le coperte. Inizialmente un lieve imbarazzo per la situazione non scioglie la parlantina a nessuno dei due, ma ben presto la confidenza del letto li porta  ad un atteggiamento più intimo anche fuori dalle lenzuola. Se inizialmente era Louis a mantenere nascosta alle chiacchiere di paese questa strana relazione (che per non farsi vedere da occhi indiscreti, la sera entrava a casa di Eddie dalla porta di servizio) in seguito proprio lui diventa quello che propone a Eddie uscite in pubblico per pranzare nel locale più frequentato dagli amici e conoscenti.

Quando poi arriva una visita improvvisa del figlio di Eddie che le lascia il nipotino di 7 anni, Louis veste per la prima volta le vesti del nonno premuroso, attaccandosi sentimentalmente sempre di più alla donna.

I nonni spesso con i nipoti esorcizzano i danni fatti con i figli, ma accade anche che i figli adulti presentino un conto salato ai genitori che, anche se in maniera inconsapevole, li hanno fatti soffrire. Così Eddie deve lasciare la sua casa per prendersi cura del figlio e del nipote, e per questo interrompe la relazione con Louis. Ma non sarà la distanza a tenere lontani i due "vecchi innamorati", ora che hanno imparato a parlarsi.

Film piacevole cucito addosso sulla pelle di 2 vecchi leoni di Hollywood, tutto gira intorno a loro, che non fanno altro che essere sé stessi. In effetti Eddie e Louis sono semplicemente Jane Fonda e Robert Redford,  o meglio sono quello che il pubblico si aspetta da un film con loro come protagonisti. Perciò il film è ben girato, ben eseguito ma completamente privo di qualsiasi emozione.

L'amore alla terza età è qui presentato con la massima dignità certo, il sesso che i 2 protagonisti fanno intendere di fare è delicato e infarcito di tenerezza: Louis sceglie di portare Eddie in un posto nuovo, mai frequentato da nessuno di loro con i propri consorti, proprio per non lasciare posto ai vecchi fantasmi di affacciarsi in un momento tanto delicato. Ma (ripeto) tutto è narrato con il linguaggio più didascalico che si possa immaginare. Pensavo di trovarmi di fronte ad una edizione de "Il ponti di Madison County" anni 2000,  non ci ho azzeccato nemmeno in questo caso, il risultato del film prodotto da Redford è decisamente inferiore.