Regia di Brian Taylor vedi scheda film
GENITORI E FIGLI: variante 3 - istinti protettivi... completamente compromessi.
Cosa succederebbe se, per chissà quale motivo, ad un certo punto tutti i genitori del mondo perdessero non solo il loro istinto protettivo nei confronti della propria prole, ma addirittura maturassero una incontrollata tendenza volta a sopprimere di colpo questi loro fardelli insopportabili, invece fino a pochi minuti prima amati e difesi al di sopra di ogni umana possibilità?
Brian Taylor, il regista di due Crank e di un Ghost Rider, e di altri film(acci) d'azione non proprio memorabili, se ne infischia anche solo a provare a darci una spiegazione di tale drammatica circostanza: ma si occupa per tutta l durata (breve) della pellicola, a descrivercene la apocalittica situazione.
Ponendo al centro della situazione due fratelli, una teenager e un adolescente, alle prese con la furia dei loro due genitori che, dopo aver cercato di resistere a questo barbaro ed inspiegabile fenomeno degenerativo, si lasciano pure loro coinvolgere dall'istinto che li guida e, intrappolati i due pargoli nello scantinato sotterraneo, si adoperano a stanarli per farli a fettine. Ma non hanno fatto i conti con i genitori del padre, ovvero i nonni, i quali, appena arrivati, sprogionano ognuno i rispettivi istinti omicidi sul proprio figlio adulto, rimanendo tuttavia affettivamente lagati ai nipoti, rimasti sotto scacco del genitore (Nicolas Cage, strabordante e fuori controllo), cacciatore e cacciato nello stesso frangente.
La degenerazione di uno stress da logorio costante e quotidiano? Un avvelenamento da sostante chimiche sperimentali? un'arma batteriologic sfuggita al controllo? Boh... il film, greve e sconclusionato, se ne frega di dare qualsiasi accenno di spiegazione o a ragionare su plausibili concause.
Taylor punta più che altro su due attori piuttosto motivati e sopra le righe come Cage e Selma Blair, volando veloce verso un epilogo che è tutto fuorché un finale.
E Nicolas Cage, attivissimo, forte di una media di oltre sei film all'anno nell'ultimo biennio, alterna con la solita disarmante altalena prove generose e notevoli, ad altre scriteriate e senza controllo, nel cui filone deragliante e deragliato questo sconcertante e incontrollato Mam and dad si inserisce con tutti gli onori.
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