Regia di Michel Franco vedi scheda film
Madre e figlia separate non a caso si ritrovano quando la giovane diciassettenne partorisce. Da quel momento capiremo chi è veramente April. Michel Franco si conferma un gran direttore di drammi e tensioni in via di deflagrazione.
CANNES 70 - UN CERTAIN REGARD - PRIX DU JURY
Valeria è una bella diciassettenne messicana che è scappata di casa per ragioni che non ci è dato sapere.
Vive in una località marinara con la sorellastra Clara e si ritrova incinta di un suo coetaneo, ragazzo di nell'aspetto, quanto caratterialmente debosciato e neutro.
Tuttavia la giovane coppia, nonostante le precarie condizioni economiche dei due prematuri genitori, decide di proseguire la gravidanza, e tenere il bambino, ma ritenendo opportuno di celare la gravidanza alla madre di Valeria, April.
Ma quando quest'ultima viene avvisata dalla sorellastra, preoccupata dell'indigenza della coppia, ecco che April compare all'improvviso a ritrovare la figlia.
E poco dopo comprendiamo, con gradualità ed un crescendo di tensione, i motivi per cui Valeria voleva starne lontana.
L'ottimo regista messicano di Despues de Lucia e Chronic torna a Cannes, con un ottimo thriller di ambientazione familiare e stile autoriale, in grado di accumulare scaltramente la tensione, senza per questo sentirsi in dovere di rispettare i pedissequi e spesso scontati cliché del genere.
Franco sa come colpire a tradimento lo spettatore, e il film, che parte piano, arriva dritto all'interno più cupo e diabolico.
Ottime le due attrici protagoniste, tra cui riconosciamo la valida attrice almodovariana Emma Suarez, nel ruolo della madre April.
Un film che meritava di figurare in pieno diritto nel Concorso.
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