Regia di Clarence Brown vedi scheda film
Questo film merita attenzione per diversi motivi. Il primo e più famoso è che fu il primo film sonoro per la Garbo, già stella indiscussa di ben 13 film muti. La MGM che la teneva sotto contratto, era molto preoccupata sia di questo passaggio al sonoro, visti i disastrosi precedenti di altri-e dive del muto, sia del forte accento svedese che la Garbo manteneva recitando in inglese. Qest' ultima preoccupazione venne superata in quanto nella sceneggiatura tratta dall'opera teatrale di Eugene O'Neill, la protagonista era una americana di origini svedesi. Rimaneva il dubbio della recitazione in sonoro, ma la prova venne ben superata dalla Garbo, che dimostrò di essere una grande attrice, calandosi perfettamente nella parte di una prostituta pentita che era ben lontana dai ruoli "eleganti" dei film precedenti. Famosa la sua prima battuta recitata con voce roca "Gif me a viskey, ginger ale on the side, and don't be stingy, baby". Un'altra famosa scena in cui lei tiene testa a due maschi venne molto apprezzata dalle femministe ante litteram e gli valse la citazione nel film The Silent Feminists del 1993.
Altri motivi d'interesse per chi analizza la pellicola non con superficialità (il film ha ben 80 anni di vita!) sono i ruoli degli attori comprimari: George F. Marion che interpreta il padre (lo aveva già fatto nell'opera teatrale e in un precedente film tratto dallo stesso testo) e una eccezionale Marie Dressler nella parte dell'amica ubriacona del padre.
Insomma un film da riscoprire.
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