Trama
Dopo aver saputo di dover cedere la stanza che ama al nonno, Peter decide di dichiarargli guerra nel tentativo di cambiare la situazione.
Approfondimento
NONNO, QUESTA VOLTA È GUERRA: UNA FAIDA DI FAMIGLIA
Diretto da Tim Hill e sceneggiato da Tom J. Astel e Matt Ember, Nonno, questa volta è guerra racconta la storia di Peter, un bambino di dieci anni che, su richiesta dei genitori, è costretto a trasferirsi a malincuore in soffitta per lasciare la sua stanza al nonno. Con l'aiuto dei suoi amici, Peter farà di tutto per riprendersi la camera e non esiterà a usare qualsiasi mezzo possa rivelarsi utile. Il nonno Ed, però, non ha alcuna intenzione di mollare e, inaspettatamente, contrattacca, dando il via a una guerra familiare senza esclusione di colpi.
Con la direzione della fotografia di Greg Gardiner, le scenografie di John Collins, i costumi di Christopher Hargadon e le musiche di Aaron Zigman, Nonno, questa volta è guerra trae origine da un libro di Robert Kimmel Smith, volume che, consigliato anche dagli insegnanti nelle scuole americane, ha particolarmente colpito il giovanissimo Tre Peart. A dispetto del fatto che sia ancora un bambino, l'undicenne Peart ha voluto produrre il film, supportato nell'impresa dai genitori Marvin e Rosa: "Volevamo che il film si trasformasse in un'esperienza di crescita per Tre", hanno dichiarato i due. "Ogni sua decisione e scelta è stata presa in considerazione. Ogni suo contributo ha avuto lo stesso peso di quelli degli adulti ed è a lui che si devono diversi spunti e osservazioni sulla sceneggiatura. Molto probabilmente, Tre entrerà nel Guinness dei primati per essere il più giovane produttore della storia del cinema".
"Negli ultimi anni, Hollywood sembra aver dimenticato la commedia familiare", hanno aggiunto i produttori. "Nonno, questa volta è guerra è dedicato a tutta la famiglia e presenta una storia universale con un forte messaggio di fondo: dobbiamo rispettare le persone anziane e capire che il tempo che trascorriamo con loro è limitato. Dobbiamo imparare a goderci i momenti condivisi e imparare che gli affetti famigliari non sono mai superflui. La guerra tra Ed e Peter non è da esempio: i conflitti non portano mai a niente di buono, anche quando si tratta di difendere il proprio territorio. Non vale la pena combattere: si rischia di perdere qualcuno a cui vogliamo veramente bene".
Il cast
A dirigere Nonno, questa volta è guerra è Tim Hill, regsita, sceneggiatore e produttore statunitense. Nato nel 1973, Hill ha mosso i primi passi nel mondo della televisione negli anni Novanta lavorando a diversi progetti il cui più noto è la serie animata Spongebob. La spugna quadrata è stata anche protagonista… Vedi tutto
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Commenti (5) vedi tutti
De Niro per quanto è bravo dovrebbe chiudere in bellezza la sua luminosa carriera costellata da film e parti memorabili, invece invecchiando sta facendo di tutto per rovinare il suo passato artistico, ma allora non era meglio rifiutare queste pellicole e dedicarsi ad altro?
commento di GnaulzUn film scritto per far ridere che non fa ridere affatto e si riduce ad essere un patetico ritrovo tra vecchie glorie del cinema. Non ci risparmia comunque la consueta retorica Usa per il conflitto e la competizione.
commento di bombo1Puerile.Un filmetto per famiglie con trovatine scontate ripetitive....De Niro n versione commedia.
commento di ezioSciocchezzuola per famiglie scontata quanto si vuole, ma che comunque (specie nella parte centrale) ha buon brio e porta varie volte al sorriso. De Niro offre una prova niente male risultando parecchio simpatico (non siamo certo ai livelli osceni di "Nonno scatenato"), triste invece vedere Uma Thurman in una parte del genere.
commento di silviodifedeUn De Niro in ritardo, invecchiato o solo girato prima di The Irishman, adesso tardivamente arrivato e distribuito in Italia, Paese di vecchietti anche ventenni? Uma Thurman è una milfona come Jane Seymour? A proposito, Stephanie Seymour è oggi ancora bona?
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