Trama
Félicité è una cantante di Kinshasa, che vive sola con suo figlio adolescente Samo. Una mattina riceve una telefonata dall'ospedale. Suo figlio rischia di perdere una gamba, se Félicité non trova i soldi necessari all'operazione. Allora si lancia in una ricerca disperata attraverso la città. Quando riesce nell'impresa, la gamba di suo figlio viene amputata. Perdendo il gusto della vita, Félicité si smarrisce così nel mondo dei sogni e va alla deriva fino a quando l'amore la riporta alla musica e alla realtà.
Approfondimento
FÉLICITÉ: UNA DONNA FORTE E COMBATTIVA
Diretto da Alain Gomis e scritto dal regista con la collaborazione di Olivier Loustau e Delphine Zingg, Félicité racconta la storia di Félicité, una donna libera e orgogliosa che lavora come cantante in un locale di Kinshasa. La pacifica esistenza viene sconvolta il giorno in cui il figlio quattordicenne Samo rimane vittima di un incidente. Per salvargli la vita, Félicité si avventura tra le strade di una sempre più elettrica Kinshasa, un un mondo di musica e sogni in cui incrocerà il cammino di Tabu, con cui nascerà qualcosa di più romantico di una semplice amicizia.
Con la direzione della fotografia di Céline Bozon, le scenografie di Oumar Sall, i costumi di Nadine Otsobogo Boucher e le musiche dei Kasai Allstars, Félicité viene così raccontato dal regista in occasione della partecipazione del film al Festival di Berlino 2017: "Un film nasce accumulando negli anni una moltitudine di cose differenti. Félicité è un omaggio a tutte quelle donne reali in cui mi sono imbattuto nel tempo, soprattutto in Senegal. Donne che non accettano alcun compromesso, che affrontano tutto a testa alta e che si rifiutano di arretrare anche di fronte alle difficoltà non concedendo niente. Ho avuto sempre una sorta di ammirazione nei loro confronti e per la loro rettitudine: da ciò nasce il mio interessamento alle loro lotte e alla loro accettazione delle difficoltà, un tema ricorrente nelle mie opere.
Un mio giovane cugino, a cui ero molto legato, tempo addietro ha avuto un incidente e, a causa dell'inadeguata assistenza medica, ha perso una gamba. Non dimenticherò mai la sua espressione: per un ragazzo della sua età, perdere una gamba equivale a perdere la vita stessa, l'autonomia e la libertà. La sua storia era poi inevitabilmente legata a quella di sua madre, su cui c'erano dei sospetti di attività illecite. Questa semplice realtà è diventata il fulcro di Félicité, che in un primo momento è nato con l'idea di farne una sorta di Faust al femminile. Poi, ho scoperto la musica dei Kasai Allstars, sono rimasto affascinato dalla loro cantante Muambuyi in un video e ho cominciato a pensare alla storia di una donna che grazie alla musica vince le avversità che il destino le pone di fronte".
Il cast
A dirigere Félicité è Alain Gomis, regista di origine franco-senegalese. Nato in Francia, dove è cresciuto e si è diplomato in cinema, Gomis ha esordito alla regia nel 1996 e ha realizzato cortometraggi premiati in giro per il mondo prima di dare alla luce nel 2001 il suo primo lungometraggio, L'afrance,… Vedi tutto
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- Orso d'argento - Gran Premio della Giuria al Festival di Berlino 2017
Commenti (2) vedi tutti
uno dei migliori film africani degli ultimi anni, Félicité si distingue per un'aura quasi documentaristica, ma saldamente ancorata alla narrazione e messa in scena, con attori bravi e personaggi credibili (unico neo forse il figlio, troppo retorico nella sua immobilità). i grandissimi Kasai Allstars musicano diegeticamente molte scene.
commento di giovenostaEpopea neorealista riuscita su una cantante apprezzata di notte in un bar della capitale congolese,donna solitaria ed indipendente di giorno.Un grave incidente metterà a dura prova la capacità di tener testa ai problemi, rendendola più vulnerabile all'amore, manifesto sotto le spoglie di uno zotico, enorme, tenero amante offuscato da troppo alcol.
leggi la recensione completa di alan smithee