Trama
Maria inizia a lavorare in un macello di Budapest come supervisore ma ben presto cominciano a susseguirsi i pettegolezzi sul suo conto. A pranzo sceglie sempre di stare seduta da sola ed è ligia al suo dovere, attenendosi strettamente alle regole. Il suo mondo è fatto di figure e dati impressi nella sua memoria fin dalla prima infanzia. Endre, il suo capo, è un tipo tranquillo. I due lentamente iniziano a conoscersi. Veri spiriti affini, si stupiscono di fare anche gli stessi sogni di notte. Con cautela, tenteranno di far divenire i sogni realtà.
Approfondimento
CORPO E ANIMA: UNITI DAGLI STESSI SOGNI DI NOTTE
Diretto e scritto da Ildikó Enyedi, Corpo e anima racconta l'insolita storia d'amore tra Maria ed Endre in ambiente insolito come quello di un mattatoio industriale. Tutto ha inizio con l'arrivo di Maria, ispettore inviato dalle autorità, nella struttura: i suoi modi fanno nascere qualche sospetto nel direttore Endre, che in un primo momento pensa che lei sia troppo dura, formale e legata a degli standard da seguire sia in campo professionale sia in campo privato. Durante i colloqui aziendali di routine, una psicologa scopre che sia Maria sia Endre fanno sogni uguali ricorrenti. I due sono imbarazzati dalla circostanza, dal momento che al di là del lavoro non hanno alcun tipo di contatto. Il giorno dopo, i due si confrontano nuovamente e realizzano ancora una volta di aver fatto lo stesso sogno, ovvero hanno sognato due cervi che si amano delicatamente in un tranquillo bosco innevato. Accettando la strana coincidenza, non possono ignorare ciò che accade durante il sonno ma non è detto che per i due sia facile ricreare in pieno giorno quell'armonioso rapporto che condividono nelle loro notti solitarie.
Con la direzione della fotografia di Máté Herbai, le scenografie di Imola Láng, i costumi di Judit Sinkovics e le musiche di Adam Balasz, Corpo e anima viene così raccontato dalla scrittrice in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Berlino 2017: "Come accade per ogni mio film, la storia è arrivata solo alla fine. Ho iniziato a lavorare sulla sceneggiatura con il forte desiderio di condividere il mio punto di vista sulla condizione umana e su come viviamo le nostre vite. Desideravo anche mostrare un'appassionata storia d'amore nella maniera meno appassionata che vi fosse. Ho letto allora molte poesie (la poesia è il mio personale rifugio) e il vero punto di partenza per Corpo e anima sono state quattro righe di una poesia della poetessa ungherese Agnes Nemes Nagy. Sono una persona piuttosto solitaria e so cosa si possa nascondere dietro una superficie placida e grigia: quanto dolore, desiderio o passione... Camminando per la strada, osservo il volto delle persone e sono consapevole come, anche dietro anche al più noioso o goffo, si nasconda qualcosa di meraviglioso. In qualche modo, ho voluto condividere tale sensazione: all'apparenza, niente di speciale... ma in profondità, ragazzi miei, c'è molto e molto altro ancora.
L'idea per la trama è poi arrivata da sola improvvisamente: cosa accadrebbe se un giorno incontrassimo qualcuno che di notte sogna le nostre stesse cose? Cosa faremmo? Ne saremmo entusiasti o spaventati? Lo troveremmo divertente, invadente o romantico? Vorremmo approfondire la conoscenza e aprire il nostro cuore all'altro? E se non sapessimo come trattare le nostre emozioni? E se ciò che ne consegue non rispetta le aspettative che nel frattempo ci siamo creati? Ogni risposta, ovviamente, genera ulteriori domande... ma si arriva a un punto in cui ci sono una domanda e una risposta definitive".
Il cast
A dirigere Corpo e anima è la regista ungherese Ildikó Enyedi, il cui film d'esordio - Il mio XX secolo - ha vinto la Camera d'Or al Festival di Cannes ed è stato scelto come uno dei migliori 12 film ungheresi di tutti i tempi, oltre ad avere racimolato molti altri premi in giro per il mondo sia per la regia sia… Vedi tutto
Trailer
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- Orso d'Oro al Festival di Berlino 2017
Commenti (10) vedi tutti
Ottima la fotografia, tra le più belle degli ultimi anni- La sceneggiatura varia tra alti e bassi, come molti film dell'Est Europa ha una lentezza tutta loro. I due protagonisti non è che stanno bene, Lui è paralizzato al braccio sx e Lei è autistica, due tipi strambi. Il romanticismo non decolla come vorrebbe. Il finale è brutto. Voto: 6
commento di GARIBALDI1975FIlm come questi sono necessari, film belli e basta, da scovare, riscoprire e godersi.
leggi la recensione completa di tobanisLa regista, con ironia lieve e con molta delicata grazia, affronta il racconto di un’attrazione impossibile ma prepotente, poiché davvero troppo a lungo erano stati compressi e ignorati i naturali impulsi del corpo e della vita.
leggi la recensione completa di laulillaUna storia d'amore raccontata con grande tatto, in un'Ungheria che non ti aspetti dove macellai semi-vegetariani pagano le tangenti con le bistecche, gli impiegati girano in maniche corte tra psicologhe procaci, come in un qualsiasi Paese mediterraneo e nessuno parla mai di Orban, della UE e del gruppo di Visegràd. Voto: 7,5.
leggi la recensione completa di andenkouna lente sul vuoto; velleitaria e inesitata reinvenzione del trito e macinato
commento di kahlzerRaro vedere un film cosi'profondo nei sentimenti,perdipiu' se come sfondo c'e' un mattatoio,piccolo gioiello da conservare gelosamente...non perdetelo.Voto 8.
commento di ezioCompendio psicanalitico (libere associazioni, atti mancati) su una relazione sociale nata in un mattatoio tra direttore finanziario dalla mano atrofizzata e anancastica addetta al controllo qualità della carne, che si scoprono in sincronicità onirica (due cervi nel bosco innevato con ruscello).
commento di Leo MaltinPropedeutica Suggerisco, prima di procedere, di mettere come sottofondo questo pezzo What he wrote di Laura Marling https://www.youtube.com/watch?v=rPkNf_U92i8 che è la strepitosa colonna sonora del film e seguirne il testo. Dopodichè sarete pronti per accogliere la perfezione ..
leggi la recensione completa di gaiartBella l'idea, ma troppo sangue e violenza
leggi la recensione completa di giansoFilm meraviglioso molto delicato, visione piacevole ogni scena importante un bel racconto con una coppia di attori al totale servizio del film e del suo sviluppo narrativo. Molto belle e vere le scene con le acute osservazioni della donna delle pulizie . Ottima anche la performance dell’attrice slovacca Alexandra Borbely bellissima e sublime.
commento di claudio1959