Regia di Daniele Misischia vedi scheda film
L'inferno fuori creato dal Covid-19 fa pensare alla fine! Ma come in questo semplice, ma corposo film, il punto interrogativo nel titolo deve essere una luce di speranza per tutti noi.
Il cinema, quello buono, vive più di idee che di budget ed un film come questo ne è la perfetta dimostrazione, mettendo lo spettatore di fronte alla nuda verità di una produzione moderna orientata troppo all'aspetto e poco al contenuto. E così ci troviamo di fronte ad un camera cafè horror di pregevole fattura, creato con un minimo di scenografia ed un pugno di attori, anzi con un singolo protagonista (Roja davvero bravo) che osserva inerme l'evolversi drammatico della situazione, tra rumori sinistri, visioni angoscianti, telefonate interrotte e speranze svanite. Il parallelismo con la situazione umana in questa pandemia è davvero immediato e calzante. Ed il bello è che il meccanismo creato dalla regia funziona egregiamente, senza annoiare, ma anzi incuriosendo sempre di più lo spettatore sull'evoluzione della trama, che si mantiene intelligentemente incerta fino alla fine. Una piacevole sopresa di questo cinema italiano contemporaneo che torna ad esprimere idee interessanti. Angosciante.
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