Regia di Daniele Misischia vedi scheda film
Parafrasando Faber: "Qualche zombi senza pretese lo abbiamo anche noi qui in paese". Ma il paese è Roma e Misischia, (che esordio!), punta molto più in alto di un film zombi "senza pretese" e costruisce cento minuti di ottimo livello. C'era, chiaramente, scetticismo, in me, da grande appassionato del genere, nell'approcciare uno dei rarissimi prodotti italiani che trattino questo tema, visto che qui preferiamo produrre horror alla Dario Argento, psicologici e pretenziosi, e invece "The End?" si è rivelata una sorpresa molto godibile e molto ben fatta. Un'idea semplice, soggiogata al budget, dove un uomo di finanza, cinico e antipatico, (un ottimo Alessandro Roja), rimane chiuso in un ascensore per un guasto tecnico, cosa che se all'inizio si rivela un impiccio alla fin fine gli salverà la vita, diventando un rifugio contro un'epidemia zombi che sta devastando la città eterna. Da questo luogo claustrofobico, il buon Misischia dirige un film teso e sempre interessante, fra feroci apparizioni di zombi credibili, evviva, e l'angoscia crescente del protagonista. Magari avrei tagliuzzato una decina di minuti, per renderlo ancora più snello, ma, ripeto, i cento minuti non mi hanno mai annoiato e mettono "The End?" fra i prodotti europei di genere più interessanti degli ultimi tempi. Insomma, ci si dimentica che è un film a basso costo, proprio perché la professionalità è alta in tutti i reparti, a cominciare anche dal modo di girare di Daniele, mai ridondante o virtuoso, ma sempre presente e con ottime inquadrature. Bello, senza dubbio, di certo non originalissimo, ma anche per essere del tutto italiano, è ampiamente da promuovere. Complimenti a tutti.
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