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The end? L'inferno fuori

Regia di Daniele Misischia vedi scheda film

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La recensione su The end? L'inferno fuori

di Strauch_72
6 stelle

io lo consiglio, resta sempre due spanne sopra World War Z o L'alba dei morti viventi di Sniper, il regista merita di essere incoraggiato e di lavorare ancora con più mezzi e sceneggiatori più validi, purtroppo farlo uscire ad Agosto è stato un suicidio/omicidio per ora ha incassato pochissimo, domenica sera a vederlo eravamo in 3 in tutta la sala

domenica 19 Agosto sono tornato al cinema a vedere questo horror italiano molto atteso
diciamo subito che il film mi ha divertito e in certi tratti quasi spaventato, sebbene sia molto lontano da film come La Horde, 28 Giorni dopo o Rec in termini di resa scenica, ritmo e sceneggiatura
il regista si è fatto le ossa con i cortometraggi e questo si capisce dal fatto che la struttura di questo film era più adatta al corto o al mediometraggio che a reggere per 100 minuti,
da qui la ripetitività di certe scene e alcuni dialoghi abbastanza inutili 
l'orrore fuoricampo: la scelta claustrofobica di girare dentro un ascensore aperto quel tanto che basta per creare situazioni drammatiche e quella di vedere ogni cosa con gli occhi e le orecchie del protagonista, relega il racconto di ciò che accade fuori (l'inferno) alle voci concitate e allarmate che Verona sente al cellulare
noi con lui ci rendiamo conto di quel che accade attraverso il racconto orale della moglie, della segretaria e di un poliziotto che irrompe sulla scena
la cosa funziona a metà perché i dialoghi non sono all'altezza, purtroppo
spesso ripetitivi, talvolta stucchevoli, appaiono troppo telefonati (scusatemi) e sbrigativi 
invece il racconto per immagini funziona eccome, perché Daniele Misischia sa dove mettere la telecamera e sa come si dà ritmo col montaggio senza virtuosismi inutili 
per cui le scene nell'ascensore e fuori dell'ascensore (noi vediamo solo un corridoio tra gli uffici che presto si ingolferà di cadaveri) funzionano a dovere

l'attore se la cava ma si nota un impaccio nel reggere da solo la tensione drammatica, del resto è difficile recitare un dialogo non avendo di fronte l'altro attore

io lo consiglio, resta sempre due spanne sopra World War Z o L'alba dei morti viventi di Sniper, il regista merita di essere incoraggiato e di lavorare ancora con più mezzi e sceneggiatori più validi, purtroppo farlo uscire ad Agosto è stato un suicidio/omicidio 
per ora ha incassato pochissimo, domenica sera a vederlo eravamo in 3 in tutta la sala con una concorrenza demenziale, filmacci di serie z, tutto sommato questo horror italiano è onesto, dignitoso, quando in italia si faceva cinema sul serio il film di Misischia sarebbe passato inosservato, oggi possiamo considerarlo un segnale di speranza?
prodotto dai Manetti bros che infaticabili perseverano nel promuovere il cinema di genere

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