Regia di Bruce Beresford vedi scheda film
Marito e moglie vengono trovati uccisi in casa; accanto ai cadaveri c’è il loro bambino autistico con un coltello in mano. Nel tentativo di proteggerlo, la sorella maggiore si affida a uno psichiatra. A poco a poco viene a galla una verità terribile, che il bambino esprime confusamente imitando le voci degli adulti e manipolando un mazzo di carte da gioco. Sarà perché da un regista come Beresford non ci si aspetta nulla, ma questo thriller non dispiace affatto: riesce a svolgere onestamente il suo compito, che è quello di mantenere alta la tensione, nonostante banalità (un trauma da superare nel passato dello psichiatra), inverosimiglianze (la paralisi temporanea) e un finale accomodante. E poi Dreyfuss, come si vede per es. anche in Goodbye Mr. Holland, è un attore capace di reggere da solo l’intero peso di un film.
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