Regia di Bruce Beresford vedi scheda film
Il rosso d'autunno che rimane più impresso è quello delle labbra di Tyler, in questo dramma un poco thriller, compassato e senza particolari sussulti.
Due genitori morti in un lago di sangue e nessun sospetto, da qui nasce questo thriller, ma non troppo, dal fondo psicologico, ma non troppo, con un mistero da risolvere attraverso un complicato, ma non troppo, rapporto del protagonista con i due figli delle vittime. La storia risulta interessante e la trama si dipana in modo intrigante per buona parte della vicenda, benché il ritmo non sia incalzante e manchi il piglio dei classici film di indagine nei quali il colpevole si scopre solo nell'ultimo atto. Anche il finale thrilling manca di mordente, con il livello di tensione emotiva che non sale mai repentinamente. Tyler, benché esteticamente perfetta, non convince, così come non incide Dreyfuss in un ruolo che avrebbe richiesto più impegno. Solo il bambino merita menzione. Non ci sono particolari difetti ed in effetti il film scorre fluido, ma non ci sono nemmeno particolari pregi a renderlo degno di nota. Autunnale.
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