Regia di Jack Clayton vedi scheda film
"I seemed to float,not into clearness,but into a darker obscure,and within a minute there had come to me out of my very pity the appalling alarm of his being innocent.It was for the instant confounding and bottomless,for if he were innocent,what then on earth was I?"
"Mi sembrava di fluttuare non nella luce,ma in una più oscura voragine, e un momento dopo,dalla mia stessa pietà era balzata l'agghiacciante prospettiva che potesse essere innocente.Il dubbio per un attimo rimase convulso e insondabile,perchè se lui era innocente,che cos'ero dunque io?
Henry James "The Turn of the Screw",1898
Il ricco tutore di due nipoti orfani,Flora (Pamela Franklin) e Miles (Martin Stephens),incarica Miss Giddens (Deborah Kerr),figlia di un vicario di campagna,di fare da istitutrice ai due bambini,che vivono nella sua grande proprietà di Bly,mentre egli conduce una vita brillante e mondana a Londra e all'estero.
L'importante è che Miss Giddens se ne assuma tutta la responsabilità,senza mai disturbarlo,permettendogli di conitnuare a vivere la sua esistenza spensierata di scapolo ricco e indaffarato.
Ad aiutarla,nel gravoso compito,ci sarà la fidata governante Mrs.Grose (Megs Jankins) e la numerosa servitù.Affascinata dai modi affabili e cortesi del tutore,che le offre un ottimo salario e desiderosa di prendersi cura di due piccoli orfani,Miss Giddens accetta l'incarico.
Al suo arrivo nella lussuosa e cupa dimora di Bly,la nuova istitutrice,che prende il posto di Miss Jessel (Clytie Jessop),morta in circostanze misteriose,viene accolta con molto calore da Mrs.Grose,una donna semplice e buona,e dall'incantevole e vivace Flora,mentre Miles,che era stato messo in collegio,dovrebbe tornare a casa nel giro di pochi giorni.
Ma ,la mattina dopo, un'ombra appanna la spensierata euforia dell'arrivo.Lo zio tutore fa recapitare a Miss Giddens una lettera del collegio,con cui lo si informa che Miles è stato espulso,perchè il suo comportamento "costituiva un grave pericolo" per gli altri alunni.
L'istitutrice è profondamente scossa,mentre la buona Mrs.Grave rifiuta con sdegno questa possibilità.
"Il signorino Miles? Lui.....un pericolo?"
Miles,che giunge a Bly pochi giorni dopo,è un ragazzino educato e cortese,ma invano Miss Giddens cerca di scoprire le ragioni della sua espulsione dal collegio,che,dopo averlo conosciuto,le sembra ancora più inspiegabile.
"Era impossibile avere una cattiva reputazione unita ad una maggiore dolce innocenza,e quando tornai a Bly con lui,rimasi semplicemente sconcertata (per non dire oltraggiata)dal contenuto di quell'orribile lettera,chiusa a chiave in un cassetto della mia camera."
Ma alcuni piccoli,impercettibili e oscuri presagi incominciano a turbare la luminosa serenità di quell'incantevole estate.
"Era la prima volta,in un certo senso,che io conoscevo lo spazio,l'aria e la libertà,tutta la musica dell'estate e tutto il mistero della natura.E poi c'era la considerazione di cui godevo....e quella era dolce.Oh,era una trappola non premeditata,ma profonda.,tesa alla mia immaginazione,alla mia delicatezza,forse anche alla mia vanità,a qualunque cosa che c'era in me di più suggestionabile."
In un assolato pomeriggio di luglio,mentre sta cogliendo delle rose,Miss Giddens nota con stupore la figura di uno sconosciuto,che la guarda da una delle torri del castello.Ma,accecata dal sole,si copre gli occhi e,quando li riapre lo sconosciuto è scomparso.
Precipitatasi sulla torre,l'istitutrice trova solo Miles,intento a giocare con i suoi colombi e che,sostiene,di non aver visto nessuno.
Ma l'atmosfera si fa sempre più cupa e inquietante.Pochi giorni dopo,mentre gioca a nascondino con i bambini nell'immenso castello,vede la figura di una giovane donna percorrere un corridoio e,seguendola,scopre una soffitta piena di vecchi giochi,dove trova un medaglione con l'immagine di un uomo dal volto duro e lascivo.
Poco dopo,mentre è nascosta dietro ad una tenda,lo stesso volto le appare dietro ad una finestra,riempendola di terrore.
"L'ho visto! Non mi dica di no,perchè l'ho visto.Era qui...",mormora con voce spezzata a Mrs.Grose,accorsa al richiamo delle sue grida d'aiuto.Era lo stesso uomo della torre,lo stesso della fotografia e,dalla descrizione,la governante riconosce Peter Quint (Peter Wyngarde),il cameriere,morto anche lui in circostanze misteriose.
Un uomo scaltro e crudele,che aveva un sinistro influsso su Miss Jessel e anche sul piccolo Miles.
Qualche giorno dopo,mentre si trova con Flora nel piccolo gazebo sul bordo del laghetto,scorge con orrore,dall'altra parte,l'esile figura di una giovane donna vestita di nero,che sta fissando con attenzione la bambina che gioca.
E' la stessa donna che aveva visto nel corridoio del castello,è Miss Jessel,l'istitutrice che era diventata l'amante di Quint,morta anche lei in circostanze oscure,
Venuta a conoscenza del perverso rapporto che c'era tra i due amanti,lui abbietto e brutale,lei soggiogata dalla morbosa attrazione fisica che li univa,Miss Giddens si convince che quelle due anime dannate vogliano impossessarsi dei bambini,forse già corrotti dal loro malefico influsso,
"Come posso descrivere,oggi,lo strano progresso della mia ossessione?Talvolta,quando stavamo insieme,avrei potuto giurare che,letteralmente alla mia presenza,sebbene io non ne avessi una percezione concreta,ricevessero la visita di persone conosciute e benvenute.In quei momenti,se non fossi stata dissuasa dall'idea che la soluzione potesse essere peggiore del problema,la mia esaltazione si sarebbe manifestata liberamente."
Dopo che la piccola Flora,molto turbata dall'insistenza di Miss Giddens, che vuole farle ammettere di aver visto l'ombra di Miss Jessel e di essere in contatto con lei,cerca rifugio nella protezione di Mrs.Grose,l'istitutrice decide di rimandare a Londra,dallo zio tutore,la bambina e la governante,e resta sola con Miles,per un ultimo e fatale confronto.
Tratto dal magnifico romanzo breve "The Turn of the Screw" di Henry James,che Virginia Woolf,nel suo saggio critico,(The Supernatural in Fiction,The Hogarth Press,London 1960)annovera come l'esempio più rappresentativo del "nuovo gotico"," quello che ha spostato il centro della narrazione da eventi puramente bizzarri e arcani al modo in cui questi vengono percepiti da colui che si trova ad esserne testimone"
"Suspense" (The Innocents),grazie alla magistrale regia di Jack Clayton e alla sapiente sceneggiatura di William Archibald e Truman Capote,coglie intimamente l'essenza del racconto e le sue perturbanti atmosfere.
La presenza di un Male incombente e immanente si traduce dall'inizio con piccoli dettagli significativi,che contrastano in modo sempre più inquietante con la luminosa serenità dell'ambientazione pastorale,concentrandosi poi sulle cupe presenze che terrorizzano Miss Giddens,convincendola che i bambini sono posseduti dalle anime depravate dei due amanti e in parte ne sono consapevoli e complici.
La potenza narrativa di questa splendida ghost story sta nell'ambiguità del racconto e dei suoi protagonisti:un'istitutrice forse in preda a morbose allucinazioni o piuttosto una donna smarrita che lotta nel disperato tentativo di "salvare" i bambini che le sono stati affidati e i bambini stessi,forse innocenti,forse già corrotti dalle anime perverse dei due servitori.
Nella sua attenta rilettura di "The Turn of the Screw",Clayton accoglie e traduce in linguaggio cinematografico la doppia accezione di "perturbante" presente nella novella,sia in termini psicoanalitici (L'Unmleich freudiano) "come il rimosso che torna a ripresentarsi nell'incoscio." sia in termini gotici,cioè nella visione di presenze soprannaturali e malvagie.
"Questa doppia accezione di perturbante si ritrova nella novella di James a partire dal titolo stesso.The Turn of the Screw si riferisce a qualcosa di apparentemente innocente e innocuo,che è la condizione infantile,che però,questa volta,è stata invasa da qualcosa di insolito e che dovrebbe esserle assolutamente estraneo:la presenza del Male (la persecuzione dei fantasmi)."(Dall'introduzione di Alex R.Falzon alla prima edizione Oscar classici,1989)
Diversamente,Clayton accentua in modo significativo la morbosità del rapporto tra Miss Giddens e Miles,fino a quell'ultimo bacio audace e scabroso,che chiude in modo inquietante una narrazione connotata da ambigui e allusivi sottintesi sessuali.
(La perversa relazione tra i due amanti,la voce di Miss Jessel che implora Quint di amarla,il rapporto velatamente incestuoso che lega i due bambini,la poesia recitata da Miles,dagli impliciti contenuti sessuali.)
La splendida e preziosa fotografia di Freddie Francis sottolinea in modo superbo il passaggio dalla luminosità delle prime sequenze alle cupe ombre dell'incalzante tensione narrativa,fino alla tenebrosa e visionaria scena finale,dove tra le statue del parco,appare la demoniaca figura di Peter Quint.
Splendido film,sorretto dalla straordinaria interpretazione di Deborah Kerr,palpitante e allucinata figura femminile,e dall'ottima performance dei due giovanissimi protagonisti,fatta di sottili sfumature e allusiva ambiguità.
"The Innocents" ottenne nel 1961 il National Board of Review Awards per il miglior regista e per i dieci migliori film dell'anno.
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