Regia di Simone Godano vedi scheda film
Sposati, ma in crisi e ormai sull'orlo del divorzio, la conduttrice televisiva Sofia Valente e il neurochirurgo Andrea Rossini si scambiano le rispettive personalità in seguito all'utilizzo di un aggeggio sperimentale ideato dallo stesso Rossini. Un'esperienza così sconvolgente farà definitivamente deflagrare il loro rapporto o contribuirà a riavvicinarli? Si accettano scommesse, ma le quote saranno bassissime.
Il cambio di personalità tra uomo e donna, già visto mille volte al cinema, è un espediente narrativo così scontato da costituire ormai un vieto cliché della commedia romantica: Moglie e Marito sviluppa il tema senza particolare originalità, limitandosi a presumere che Pierfrancesco Favino in versione femminea e Kasia Smutniak in atteggiamenti da maschiaccio siano divertentissimi... con l'unico e sostanzioso dettaglio che non lo sono. Tra gigioneggiamenti assortiti (sopratutto di Favino), gag che non fanno mai ridere ed epifanie sul rapporto uomo-donna che, contraddizione in termini, rivelano ben poco, la pellicola dell'esordiente Simone Godano arranca faticosamente fino al prevedibile finale per 100 minuti circa, una durata in assoluto non troppo elevata, ma che lo diventa per la celebre regola secondo la quale il tempo non passa mai quando ci si annoia.
Grazie, ma anche no: 4/10.
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