Regia di Simone Godano vedi scheda film
Tentativo di scambio di identità tra uomo e donna inedito, almeno in Italia. Di questi curiosi avvicendamenti è pieno il mondo cinematografico, specie quello statunitense, e nello scambio di corpo tra maschio e femmina, una menzione di merito va a Boygirl - Questione di ..sesso, per non parlare di Nella sua pelle, ancor più datato.
Confesso che avevo optato per la visione soprattutto in funzione di Favino, che adoro, e che ritenevo avrebbe interpretato lo stravolgimento fisico da par suo.
Mentre aspettavo al varco la Smutniak vagamente titubante.
Smentito alla grande.
Kasia Smutniak se l'è cavata perfettamente, mascolinizzandosi ed evidenziando con estrema naturalezza e personalità, le caratteristiche virili che di botto ti ritrovi addosso.
Favino ha sbragato indecorosamente invece, mettendo su una maschera da checca isterica (voglio sperare imposta dalla “direzione artistica”) tesa probabilmente a strappare qualche risata al pubblico facile, ma assolutamente fasulla nell'intento di voler riproporre la moglie, donna reale, e non pupazzetto frivolosamente nevrotico.
Peccato davvero.. perché l'idea comunque non era male, la storia si dipana con diversi spunti felici, e i coprotagonisti, a partire da un eccellente Valerio Aprea (esploso con Boris ma soprattutto con Smetto quando voglio) che si barcamena tra i due protagonisti rubando spesso la scena, agevolano piacevolmente equivoci e situazioni imbarazzanti. Un'occasione che andava sfruttata meglio tutto sommato. Specie da parte di Favino, forse obnubilato dai fusilli che sponsorizza ormai a tempo pieno.
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