Regia di Guido Chiesa vedi scheda film
Si può vivere con il senso di colpa che corrode tutto?Nonè facile rispondere a questa domanda e anche questo film non dà una spiegazione chiara.La storia è quella di un assicuratore yuppie in carriera che deve scoprire perchè il premio di una polizza assicurativa per un incidente non è stato mai riscosso per 40 anni.Viene inviato con la promessa di una promozione se risolve il caso,suo malgrado nelle Langhe dove si scontra con un muro di omertà,depistaggi e anche attacchi violenti alla sua persona.Ma riesce a parlare con Martello e darà modo di arrivare a una conclusione del caso.D'altra parte interessa poco la conclusione di questo caso,quello che interessa è che il protagonista di questo film da assicuratore rampante comincia ad acquisire una coscienza e dà un poderoso calcio al suo futuro.Qui contano i paesaggi ora brumosi,ora abbacinanti per il candore della neve,contano le memorie che fanno ritornare in superficie un senso di colpa in realtà mai sopito capace di far vivere una vita praticamente in eremitaggio come per autoflagellarsi lontano da tutto e da tutti,contano le memorie della guerra in cui i partigiani stavolta non sono figure così rassicuranti.E conta soprattutto il Martello del titolo interpretato da uno straordinario Andreasi che porta i segni della sconfitta,che a distanza di tanti anni si sente ancora responsabile di quello che è successo,che non riesce a tenere a bada il proprio senso di colpa.C'è questo e molto altro in questo bell'esordio di Guido Chiesa,una sorta di giallo psicologico in cui accade poco ma tutto da godere e assaporare come queste campagne fredde e incontaminate in cui gli estranei sono presenza poco gradita e ,in fondo,poco opportuna...
straordinario seppure in una parte breve
non il massimo
non colpisce come dovrebbe fare
io vedo che è un misto tra Nerì Marcorè e Gifuni,cerca di cavarsela
un film non facile ma di indubbio fascino
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