Adrián Doria è un imprenditore di successo che, accusato di omicidio, continua a dichiararsi non colpevole. Per difendersi, contatta l'avvocato Virginia Goodman, con cui lavora una notte intera per trovare un cavillo che permetta di farlo uscire dal carcere. L'emergere di un nuovo testimone che lo accusa mette però a repentaglio la strategia individuata.
Un buon thriller. Un poco contorto da seguire in una serie di svolte e risvolte nel corso della narrazione, una vera gimkana costruito con una ingegnosa pazienza ma con un degno colpo di scena finale.
Abbastanza ben congeniato, si srotola elegantemente verso la soluzione del mistero. Probabilmente è assai esagerata la performance dell'avvovatA e l'intuito porta già a capire che qualcosa non TONDA... 7 e mezzo almeno
Un uomo viene accusato dell'omicidio dell'amante, la camera che li ospitava sembra chiusa dall'interno. Il movente affonda in un drammatico incidente dopo il quale è scomparso un giovane. Spettacolare thriller, ben recitato e con un finale tutto da godere.
Come già successo con "Il corpo", Oriol Paulo cambia nel finale tutti i connotati impressi alla narrazione. E come allora, anche qui risolve bene la questione facendo leva sulle spinte vendicative di persone rimaste per troppo tempo a rimuginare sul da farsi. L'impressione che da Paulo è che non gli manchi molto per fare il salto definitivo.
La trama è soltanto un (buon) pretesto per mettere in scena un meccanismo narrativo intelligente e complesso, gestito con grande maestria. La complessità però si paga con qualche assurdità inverosimile. Peccato per il pessimo titolo, che mira al plot, invece che al ben più corposo linguaggio filmico. Era meglio "mirrors" o "sciarada". Voto 7.
Che porcata di film. Chi si esalta per questa sceneggiatura ridicola sicuramente è la stessa gente che impazzisce per i thriller per dementi del pomeriggio su canale 8
Voto 5
MERAVIGLIOSO. Sono una persona dai gusti cinematografici dai gusti molto difficili, ma non ho altri termini per definire questo capolavoro di suspence in cui vengono a galla progressivamente varie verità, fino a quella finale. Rispetta purè le tre unità aristoteliche di tempo, di luogo e di azione. Cosa volere di più?
Thriller Spagnolo anche Interpretato e Diretto bene ma i troppi sviluppi e flashback della Storia,spesso possono rimbambire lo Spettatore e il tutto alla fine e' meno attraente di quello che poteva essere senza tanti ghirigori.voto.5.5.
Un bellissimo thriller come non ne vedevo da anni: semplice, lineare, intrigante, imprevedibile.. imperdibile per gli amanti del genere. Finalmente.. è sempre una bella soddisfazione vedere un bel film
Nel dilagare del 'giallo in salsa spagnola', questo Contrattempo mescola brillantemente i topoi sensibili del 'genere': Poirot, P. Vance, 'porta chiusa', double face e trompe l'oeil. Derivativo ma convincente.
L’imprenditore dell’anno, il rampante Adrian Doria, è accusato dell’omicidio dell’amante. Un avvocato tenterà l’ardua difesa.
Orion Paulo (classe 1975) deve aver studiato parecchio il maestro Alfred. “Contratiempo”, opera seconda del regista, può definirsi per certi versi Hitchcockiana o De Palmiana sia nella messa in scena… leggi tutto
Un vero e proprio noir, dalla pagina al grande schermo, con una trama non originale ma al contempo mai banale. L'eccesso di verbosità non stanca, ma richiede molta attenzione anche al minimo particolare. Recitazione mai sopra le righe. Fa capire ma non svela, allude ma non indica. Il successo e la menzogna, la quotidianiità e la menzogna: "mento continuamente", si lascia sfuggire… leggi tutto
Thriller/Giallo/crime/avvocata/finale assolutamente imprevedibile
Un uomo viene accusato di omicidio. La sua avvocata vuole sapere tutta la verita', altrimenti non potra' difenderlo. Nel film vengono proposte varie possibili verita', perche' l'avvocata possa scegliere la verita' piu' "sostenibile " durante il processo. Tutte queste ricostruzioni creano un po' di confusione…
Un vero e proprio noir, dalla pagina al grande schermo, con una trama non originale ma al contempo mai banale. L'eccesso di verbosità non stanca, ma richiede molta attenzione anche al minimo particolare. Recitazione mai sopra le righe. Fa capire ma non svela, allude ma non indica. Il successo e la menzogna, la quotidianiità e la menzogna: "mento continuamente", si lascia sfuggire…
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Commenti (20) vedi tutti
Unico, spettacolare, senza parole, lo consiglio voto 8
commento di eros7378Un buon thriller. Un poco contorto da seguire in una serie di svolte e risvolte nel corso della narrazione, una vera gimkana costruito con una ingegnosa pazienza ma con un degno colpo di scena finale.
commento di massimo45Molto farraginoso. Ma il finale ti stupira'. voto 7
leggi la recensione completa di filmistaAbbastanza ben congeniato, si srotola elegantemente verso la soluzione del mistero. Probabilmente è assai esagerata la performance dell'avvovatA e l'intuito porta già a capire che qualcosa non TONDA... 7 e mezzo almeno
commento di BradyUn uomo viene accusato dell'omicidio dell'amante, la camera che li ospitava sembra chiusa dall'interno. Il movente affonda in un drammatico incidente dopo il quale è scomparso un giovane. Spettacolare thriller, ben recitato e con un finale tutto da godere.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloAvanti-indrè avanti-indrè... che bel divertimento...
commento di ottobyteGran bel thriller! Uno dei migliori degli ultimi tempi.
commento di lalucoOttimo per subnormali... Voto 0
commento di ILDIODELLERECENSIONIBuon thriller, ispirato molto allo stile Hithcock. Colpi di scena ed un giallo intrigante! Ottima la storia. Consigliatissimo. Voto: 8
commento di GARIBALDI1975Come già successo con "Il corpo", Oriol Paulo cambia nel finale tutti i connotati impressi alla narrazione. E come allora, anche qui risolve bene la questione facendo leva sulle spinte vendicative di persone rimaste per troppo tempo a rimuginare sul da farsi. L'impressione che da Paulo è che non gli manchi molto per fare il salto definitivo.
commento di Peppe ComuneLa trama è soltanto un (buon) pretesto per mettere in scena un meccanismo narrativo intelligente e complesso, gestito con grande maestria. La complessità però si paga con qualche assurdità inverosimile. Peccato per il pessimo titolo, che mira al plot, invece che al ben più corposo linguaggio filmico. Era meglio "mirrors" o "sciarada". Voto 7.
commento di ezzo24Bel thriller spagnolo , quasi hitchcockiano ...
leggi la recensione completa di daniele64Che porcata di film. Chi si esalta per questa sceneggiatura ridicola sicuramente è la stessa gente che impazzisce per i thriller per dementi del pomeriggio su canale 8 Voto 5
commento di arcarsenal79MERAVIGLIOSO. Sono una persona dai gusti cinematografici dai gusti molto difficili, ma non ho altri termini per definire questo capolavoro di suspence in cui vengono a galla progressivamente varie verità, fino a quella finale. Rispetta purè le tre unità aristoteliche di tempo, di luogo e di azione. Cosa volere di più?
commento di sangrila31Thriller Spagnolo anche Interpretato e Diretto bene ma i troppi sviluppi e flashback della Storia,spesso possono rimbambire lo Spettatore e il tutto alla fine e' meno attraente di quello che poteva essere senza tanti ghirigori.voto.5.5.
commento di chribio1Triller eccezionale di rara efficacia, dai mille volti della verità alla verità vera. DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.
leggi la recensione completa di SCHERMOSceneggiatura quasi perfetta. Quasi, perché il finale è soltanto discreto. Resta un film davvero bello da guardare, intrigante e misterioso.
commento di silviodifedeUn bellissimo thriller come non ne vedevo da anni: semplice, lineare, intrigante, imprevedibile.. imperdibile per gli amanti del genere. Finalmente.. è sempre una bella soddisfazione vedere un bel film
commento di shitenMa che bel film Fino all'ultimo tiene alta l'attenzione Complimenti senza tecnologia e effetti speciali si possono creare film di qualità. DA VEDERE
commento di Solomonica66Nel dilagare del 'giallo in salsa spagnola', questo Contrattempo mescola brillantemente i topoi sensibili del 'genere': Poirot, P. Vance, 'porta chiusa', double face e trompe l'oeil. Derivativo ma convincente.
commento di Marcello del Campo