Regia di Lee Unkrich, Adrian Molina vedi scheda film
Il dodicenne messicano Miguel Rivera ama suonare la chitarra, ma la sua famiglia ha bandito la musica generazioni prima, quando la trisavola Imelda e la dolce figlioletta Coco sono state abbandonate dal marito e padre musicista, oggetto di una damnatio memoriae che ne ha cancellato persino il nome. Durante il Dia de Muertos, la commemorazione locale dei defunti, durante la quale le anime dei cari estinti si riuniscono ai parenti ancora vivi, Miguel e il suo cane Dante si ritrovano proiettati nella Terra dell'Aldilà, dove il ragazzino conoscerà i propri antenati e potrà indagare sulla misteriosa figura del suo trisavolo musicista.
Meraviglioso capolavoro targato Pixar, che sazia gli occhi, grazie allo splendore di animazioni perfette, sgargianti e coloratissime (davvero indimenticabili le architetture fantastiche dell'aldilà) e tocca nel profondo per la commovente delicatezza di un tema non certo semplice, come quello del ricordo dei propri defunti e della necessità di tenerlo sempre vivo. A rendere lieve il tutto, una fresca ironia che fa da filo conduttore della storia e che, in alcuni passaggi, riporta inevitabilmente alla mente il classico disneyano della Danza degli Scheletri. Regia della coppia Unkrich-Molina, già fedeli collaboratori della scuderia Pixar.
Gioiosa danse macabre: 9/10.
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