Regia di Lee Unkrich, Adrian Molina vedi scheda film
È palese quanto negli ultimi anni l’animazione abbia subito un balzo in avanti. Sicuramente in parte per i mezzi a disposizione, che consentono di avere un prodotto finito più sofisticato e curato nel dettaglio, ma principalmente per gli argomenti che si prefigge di trattare.
Se da un lato è straordinario commuoversi di fronte ad un cartone animato, capace di creare un coinvolgimento con lo spettatore, talmente estremo da risultare simbiotico, dall’altra è pressoché assurdo pensare che emozionare sia diventato così raro per gli attori in carne ed ossa, ormai quasi totalmente incapaci di trasmettere sentimenti, spesso “vittime” di storie troppo imponenti e totalmente catalizzanti.
Coco è coinvolgente. Un mondo colorato che ti avvolge subito, fin dalle prime sequenze, accompagnati da una musica vivace e da un calore familiare, che si rispecchia attraverso il linguaggio semplice dei protagonisti. Non ci sono buchi di trama, i dialoghi sono coerenti, la storia dalle molteplici sfaccettature, presenta tratti comici, spunti riflessivi e misteri che infittiscono la trama rendendola ancora più interessante.
Pienamente soddisfatta dalla visione, sono riuscita a giustificare il globo d’oro e a sperare, con una convinzione quasi certa, che gli verrà assegnato anche il più prestigioso Oscar.
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