Regia di Tarik Saleh vedi scheda film
Gioca a carte scoperte "Omicidio al Cairo", facendoci vedere subito chi fa cosa, l'assassino di una giovane cantante in una delle stanze del Nilo Hotel, per poi ricostruire le motivazioni e sciogliere l'intricata matassa che poi così intricata non è . Non un thriller , non c'è mistero da svelare, ma un noir soffocante girato tra i vicoli luridi e le strade sovraffollate del Cairo ( in realtà Casablanca), città che mostra tutta la propria nefandezza.
Il neo colonnello Noredin ( Fares) , stretto in una morsa d'omertà ed ostracismo sceglie di fare la cosa giusta portando avanti un indagine che si avvita su se stessa come un budello senza possibilità di colpi di coda inaspettati, indagine specchio di un paese preistorico ed ingessato fra poteri forti e logiche di connivenza che non lasciano scampo.
Da questo punto di vista il lavoro del regista Tarik Saleh è da apprezzare, in quanto il film diventa denuncia senza mezzi termini delle istituzioni ( in particolare della polizia), proprio all'alba degli scontri del 2011 che innescarono la cosidetta primavera araba.
Come non apprezzarlo , dopo la triste storia del nostro Giulio Regeni, il cui omicidio al Cairo é stato insabbiato in tutti i modi?
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