Regia di Guy Hamilton vedi scheda film
Alberto Sordi macinava set e successi uno dietro l'altro,in dieci anni era diventato una vera e propria star del cinema nostrano,e Dino De Laurentiis provò a renderlo internazionale,producendo una pellicola che vedeva Albertone dividere il manifesto con una stella della commedia come David Niven,affidando il progetto ad un regista che di lì a poco sarebbe stato scelto per coordinare il primo film di James Bond.In Italia fu un buon risultato commerciale,ma le cose non andarono come sperato,e Sordi rimase un femomeno nazionale.Inglesi contro italiani in terra d'Africa,durante la guerra nell'entroterra del continente Nero, due ufficiali delle opposte fazioni vengono portati dalle circostanze ad incontrarsi più volte e confrontarsi,vicendevolmente con il coltello dalla parte del manico,anche se fin dall'inizio tra l'italiano che non sembra adattissimo per le cose marziali,e l'inglese che pare privilegiare il golf alle battaglie,scatta una simpatia che puntualmente riaffiorerà ad ogni occasione.Il limite del film,professionalmente ben svolto e scorrevole,è che non è nè cinema bellico,nè una commedia vera e propria,e questo produce un effetto come trattenuto,che lo spettatore percepisce,e si lascia apprezzare,ma non entusiasma,nonostante la bravura dei due interpreti principali.E la scena finale con quello dei due che fa parte dell'esercito che vincerà la guerra che tributa un saluto onorevole all'altro sconfitto,dando l'ordine al proprio plotone di fare altrettanto con i soldati che stanno salendo sul treno destinato al campo di prigionia,rimane impressa come quella risata che questi uomini,pur dichiarati nemici dai propri paesi,non possono non salutarsi da amici:fosse stato tutto così,"I due nemici" sarebbe stato un film d'altra importanza.
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