Regia di Jim Abrahams vedi scheda film
prepotenti e sfacciati gli anni 80 sul loro finire fanno capolino in questo filmetto carino, ma alla lunga noiosetto e stancante, tant'è che non l'ho visto finire e me ne sono andato a letto. scambio di gemelle nelle culle di un ospedalino di strade blu statunitensi nei polverosi anni 40. una coppia ricca new yorkese capitata al primo parto e una coppia di redneck al loro quinto e sesto parto, si ritrovano due gemelle scambiate dall'infermierina anzionotta un pò andatina più abituata a servire pasticcini e tè al dottore e ricevere bicchierini di pipì dai pazienti che occasionalmente serve come tè ad estemporanei ospiti del nosocomio. ci ritroviamo catapultati nel turbinio di manhattan dove le gemelle diverse rose e sadie devono convincere i soci che non hanno più bisogno di quella fabbrichetta di mobili spersa nell'idillio della campagna di quel paesino che le vide casualmente nascere, mentre è proprio lì che le loro esate fotocopie proletarie, incitano i cittadini a sovvenziare il loro viaggio nella metropoli per prendere a calci in culo gli sciacalli della finanza che vogliono chiudere il sostentamento di quasi tutta la comunità. in questa cosetta ci finisce anche il nostro michele placido, ottimo corollario alla squala bette midler che di quella fabbrica vogliono guadagnarci su il più possibile speculando sul futuro della gente comune. per carità midler e tomlin se la difendono bene e il film è cucito addosso alle due leonesse. c'è pure una coppia gay sottoposti della midler, interpretati da herrmann e gerroll, che non stona. fred ward fa la sua bella presenza. essendo tutto basato sugli scambi e sugli equivoci che si creano, alla fine si ripete un pò troppo stancamente e anche le due dive, non sorrette da una sceneggiatura adeguata, sembrano solamente sperare che la brodaglia finisca il prima possibile. proprio se non si ha niente di meglio da fare.
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