Trama
Nel 1892 Blocker, leggendario capitano dell'esercito, accetta con riluttanza di scortare un capo Cheyenne e la sua famiglia attraverso un territorio pericoloso e ostile fino in Montana. A complicare il tragitto, oltre a vecchi e nuovi nemici, sarà l'ulteriore presenza di una vedova, che ha visto i suoi cari perire in un massacro.
Approfondimento
HOSTILES - OSTILI: UN WESTERN DALLE TEMATICHE MODERNE
Diretto da Scott Cooper e sceneggiato dallo stesso a partire da un soggetto di Donald E. Stewart, Hostiles - Ostili è ambientato nel 1892 e racconta di due acerrimi avversari delle guerre indiane che sono costretti a un ultimo e inaspettato incontro. Il capitano di fanteria Joseph Blocker, ex eroe di guerra tramutatosi in carceriere, e Falco Giallo, un capo di guerra dei Cheyenne del nord fatto prigioniero, sono obbligati a prendere parte a uno stratagemma pubblicitario teso a rafforzare il patrimonio personale e politico del comandante di Blocker. Bloccato a Fort Berringer, un miserabile accampamento del Nuovo Messico, Falco Giallo deve essere liberato da Blocker e riaccompagnato nelle terre degli Cheyenne in Montana. È un gesto particolarmente cinico, poiché Falco Giallo sta morendo e alla sua morte la sua famiglia verrà imprigionata in una riserva. Blocker crede fortemente che il Capo debba morire in prigione, e viene addirittura minacciato di essere trascinato davanti alla Corte Marziale quando rifiuta di accompagnare a casa il suo nemico.
Il piano si mette in moto, così Blocker e i suoi uomini e Falco Giallo con la sua famiglia diventano alquanto complicati compagni di viaggio. Non molto tempo dopo la loro partenza, il gruppo si imbatte in Rosalee Quaid, una traumatizzata superstite del massacro dei Comanche, che si unisce con riluttanza al gruppo. I tre insieme affrontano l'ostile viaggio mostrandosi combattente tenaci, forgiati dalla sofferenza, dalla violenza e dalla perdita. Impegnati a collaborare, per sopportare e sopravvivere a un viaggio di 1.000 miglia, di proporzioni simili all’Odissea, sono costretti ad affrontare i propri pregiudizi gli uni verso gli altri, e si rendono conto che le loro differenze peggiori erano state create da forze al di fuori del loro controllo. La loro trasformazione – da uno stato di antagonismo e di paura a uno di compassione e tolleranza – diventa la testimonianza della resilienza dello spirito umano e della sua capacità di cambiamento.
Con la direzione della fotografia di Masanobu Takayanagi, le scenografie di Donald Graham Burt, i costumi di Jenny Eagan e le musiche di Max Richter, Hostiles - Ostili# si svolge nel 1892 negli Stati Uniti ma potrebbe anche essere ambientata a Kandahar o a Baghdad in epoca recentissima. Nel western di Cooper, la violenza è indiscriminata e il confine tra nemico e alleato, vincente e perdente, è così sfocato da essere irriconoscibile. In tale universo, un gruppo disparato di persone, alcune delle quali si oppongono violentemente all'esistenza dell'altro, è costretto a combattere le forze esterne che vogliono distruggerli. "Ho sempre voluto fare un western ma ma volevo farlo alle mie condizioni e volevo che avesse una reale rilevanza su quanto stia succedendo in America oggi, con tutte le questioni sulla razza e la cultura. Sappiamo tutti quali maltrattamenti abbiano subito i nativi americani e lo si può vedere anche adesso con le persone di colore. Ma anche con la comunità LGBTQ. Quel testo parlava di questioni universali. Hostiles - Ostili# nasce da un soggetto di Stewart, che ho usato come base per modellare una storia che riflettesse un ethos senza tempo. Per ottenere veridicità e profondità nella rappresentazione dei personaggi nativi americani, ho lavorato con l'acclamato filmmaker Chris Eyre e con lo studioso Joely Proudfit. La loro organizzazione, The Native Networkers, mette in collegamento i produttori cinematografici e televisivi con quelle risorse che promuovono la precisione nella rappresentazione dei popoli nativi americani e indigeni. Sono stati sul set ogni giorno per aiutare gli attori con la lingua, con i gesti, con i rituali. Il loro lavoro è stato di massima importanza ed è stato profondamente gratificante per tutti noi", ha dichiarato il regista.
Il cast
A dirigere Hostiles - Ostili è il regista, sceneggiatore e produttore statunitense Scott Cooper. Cooper ha debuttato nel 2009 con il film Crazy Heart, che ha anche scritto e prodotto. Il film ha ottenuto tre candidature all'Oscar, vincendo per il migliore attore (Jeff Bridges) e la migliore canzone. Ha poi scritto… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (25) vedi tutti
Bellissimo Western di ultima generazione
commento di LordClamUn film serio, peccato tante scene troppo lente, comunque voto 7..
commento di stokaiserUn gran bel film.
commento di Giova85"C-I-N-E-M-A"
leggi la recensione completa di emilBello!!!! E' più facile stare a guardare i treni che passano che trovare il coraggio di saltarci su. 8/9
commento di BradyTanti gli aggettivi per questo Western. Essenziale, puro, ruvido, tragico, commovente, crepuscolare. Le interpretazioni dei protagonisti sono eccezionali. Ottima la regia e la tecnica di ripresa. La luce del girato è bellissima Splendidi gli scenari naturali. Capolavoro. 8
commento di SuperFioreSuperbo western,dove i silenzi parlano e talvolta urlano attraverso le espressioni,gli sguardi e i corpi di Christian Bale,Rosamund Pike e Wes Studi,con interpretazioni da Oscar. Azione e introspezione dei personaggi,inizialmente nemici poi coinvolti,anzi avvolti, dalla mistica dell’onore e del coraggio. Da vedere e rivedere.
commento di DecimoGrossa attenzione ai personaggi, pure bello e tragico, ma lento lento lento...
commento di ottobyteA parte l'onnipresente contenuto propagandistico di cui qui per censura e intolleranza non si può parlare (quindi il dibattito risulta monco, come in ogni cultura parafascista, che è quella polcor in cui ci troviamo), è un bellissimo film. Voto 8.
commento di ZarcofilmMolto ben confezionato e suggestivo, con contenuti di valore anche nel soggetto, ma con un pessimo incipit(la famiglia che si fa sterminare dagli indiani come fossero degli inetti), oltre a qualche incongruenza nel corso della narrazione
commento di MaciknightIl west al crepuscolo: tutti contro tutti;troppo lento,buona la regia, fotografia,doppiaggio.Svarioni nella sceneggiatura,tipo una scorta inadeguata.Western "psicologico" sui drammi esistenziali dei protagonisti.La violenza non paga.Bale tra i primi otto attori contemporanei. Sfiga fino alla fine...voto 7
commento di stany11Iter western intriso di tristezza che procede per accumulo di disgrazie. Trama prevedibile e improbabile al tempo stesso, ottime interpretazioni, fotografia memorabile. Voto 6.
leggi la recensione completa di genoanoBene nei primi 5' poi l'attenzione scema nonostante il Film pur lungo sia fatto anche bene.voto.4.
commento di chribio1Americanata dove i personaggi perdono più volte la coerenza; western senza caldo, sudore, pioggia, fango e lacrime, solo momenti di iconica fissità, mal gestiti e lungaggini banali. Dialoghi sentenziosi improbabili nel 1892. Rosamund Pike si conferma attrice men che mediocre. Trucchi erronei, salti temporali inspiegabili e inutile doppio finale.
commento di maurri 63Christian Bale e Rosamund Pike insieme, non credo si possa sperare di meglio in tutto l'universo holliwoodiano. Due Attori veri degni di questo nome che insieme illuminano la via in questo western in cui i silenzi e il non detto riescono a fare più rumore grazie ai loro sguardi e i loro corpi. Complimenti a chi ha avuto l'intelligenza di volerli.
commento di frasierUn western crepuscolare,lento con squarci di violenza,insolito....ma bello.
commento di ezioOttimo film di Scott Cooper. Atipico western, violento e malinconico. Interpretazioni esemplari, fotografia suggestiva.
leggi la recensione completa di Furetto60Finchè ci sono film come questo, il western è vivo, vegeto e pure bello.
leggi la recensione completa di tobanisimpianto visivo e recitativo di ottimo livello, al contrario della sceneggiatura che invece opera improbabili ravvedimenti per personaggi (come ad es. il capitano e il sergente) alla fin fine veramente poco credibili, con famigliola indiana tanto buonina quanto na?f. si guarda con piacere, ma ne si rimane un po' perplessi.
commento di giovenostaDue uomini, due nemici che la storia dolorosa e terribile dell'America costringe ad un confronto finale, non possono essere amici, ma possono iniziare a capirsi; un viaggio che è metafora della fine di un epoca, e un passato con cui si devono fare i conti.
leggi la recensione completa di Scarlett BluPiù nello script che vuole attribuire arbitrarie patenti di legittimità all'operato degli eroi e di indegnità ai loro occasionali avversari,che nella banalità di una storia che va da A a B con molti cliché nel mezzo,la nota stonata di questa epica di una frontiera in dissoluzione che lascia dietro sé le numerose sepolture delle sue ultime vittime.
leggi la recensione completa di maurizio73La dimostrazione che si può fare ancora buon cinema, cinema che arricchisce gli spettatori e rimane dentro, capace di emozionare e coinvolgere, iniziando e finendo dalle e con le persone.
leggi la recensione completa di Souther78Bel Film. Scena finale molto bella . L'ho apprezzato molto malgrado la storia sia un pò esagerata, troppe sono le disgrazie; nel 1892 girare per gli Stati Uniti era peggio che andare in guerra , una terra di spree-killers. Racconto Drammatico e tragico con un superbo Christian Bale e con un finale pieno di speranza per un futuro migliore. Voto 8
commento di blualberto1966Ben 2:15 minuti per la precisione, che tentano, provocano e infine corrompono sia vescica che prostata. Hitchcock che era consapevole della tenuta massima dell'organo evacuativo, stoppava e faceva apparire il gigantesco e, nel suo caso non auspicato, "The end", quasi sempre entro 1:28 minuti. Geni si nasce. Non è questo il caso.
leggi la recensione completa di gaiartHostiles ambienta in pieno crepuscolo del "west(ern)" una storia che parla di come la cattiveria, l'intolleranza ed il cinismo dell'uomo possano essere combattuti attraverso la presa di coscienza del diverso da sé.
leggi la recensione completa di pazuzu