Commedia frizzante, volutamente fuori dagli schemi, talvolta anche provocatoria e sopra le righe (scelta giustamente attuata con il fine di porre l'attenzione su un tema che in molti paesi è visto ancora come un tabù) e con un sentimentalismo commovente che, soprattutto nel'ultima parte, emoziona e attira l'attenzione dello spettatore.
Tra gli aspetti meglio riusciti del film, c'è sicuramente questa ottima contrapposizione di due generi di commedia in apparenza diverse fra loro: una commedia frizzante, con linguaggio e scene anche sopra alle righe, e una commedia sentimentale che fa riflettere su molte questioni. Quest'ultima parte è l'aspetto che ho preferito. Infatti, la regia, lancia alcuni messaggi forti e chiari: si può essere felici (anche in misura maggiore) con genitori che non siano i tuoi genitori naturali, i figli adottivi possono essere anche più felici dei figli naturali, i figli che crescono con due genitori dello stesso sesso possono essere più felici dei figli con genitori uomo/donna. L'educazione, la felicità, la spensieratezza e i valori possono essere imparati, trasmessi e insegnati da chiunque.
E la pellicola tutti questi aspetti ce li mostra bene. Il ragazzino inizialmente è scontroso, senza punti di riferimento, vede quasi con compassione e rabbia i due uomini ma con il tempo finisce per affezionarsi al loro modo di fare, alle loro discussioni, al loro stile di vita libero, educato, dinamico ed elegante e apprende le loro qualità (pensiamo quando all'inizio getta per terra le cartacce e in seguito rimprovera un suo coetaneo che effettua lo stesso gesto).
Una commedia perciò che alterna scene divertenti e spassose (pensiamo a quando l'assistente sociale va a far visita la mattina presto oppure quando il bambino, di notte, bussa alla porta e chiede se vogliono il gelato) a scene commoventi (pensiamo al dolore provocato ai due uomini e al ragazzino quando si devono separare e sino all'incertezza del finale).
Pellicola a mio avviso controcorrente (che si diverte a sfatare i luoghi comuni e il perbenismo per aprire le porte della mente agli spettatori) e discretamente riuscita, che si merita senz'altro una sufficienza e di cui consiglio la visione.
A tutti auguro un buon proseguimento e un buon cinema!
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