Regia di Erik Matti vedi scheda film
FAR EAST FILM FESTIVAL 19 - UDINE
Quattro giovani preti provenienti da altrettante città filippine, sopraggiungono presso un monastero per dedicarsi ad un ritiro spirituale consacrato alla formazione interiore, alla preghiera e alla penitenza.
In quello stesso strano ed inquietante edificio viene accolta, assieme ad una notizia sua devota suora accompagnatrice - con urgenza ed in segretezza considerati i fatti - una bambinella in odore di santità, proprio alla vigilia della sua santificazione, una volta che i genitori della piccola vengono trovati orrendamente trucidati.
La chiesa, ed il vescovo in primis, temono per l'incolumità della presunta giovane santa, alla vigilia della sua probabile proclamazione ad eletta, un vero fatto eccezionale per una persona ancora in vita, e pur così guovane.
Una notte cupa e tormentata accoglie i novizi, ognuno afflitto dal contrappasso delle proprie colpe, mentre un altro dinamico prelato si affretta a concludere le sue indagini protese a comprendere se la presunta santa Anghela sia davvero uno strumento divino, o al contrario un tranello ingannevole del maligno.
Il filippino esperto in horror Erik Matti ci avvolge in un girone peccaminoso che non può suscitare interesse e curiosità, forti anche le scenografie e la fotografia pastosa e povera che tuttavia serve da surplus di valido apporto scenico.
Il film teso, e almeno a tratti davvero spaventevole, procede per accumulo di situazioni inevitabilmente irrisolte, difficili da sbrogliare con lucidità e soddisfazione per lo spettatore.
Ma il film insolito e coraggioso, sa riservarci qualche situazione inquietante grazie al valido apporto espressivo della giovane attrice bambina, spaventevole quanto basta, e rimane un piccolo cult curioso che potrebbe venir rivalutato.... o al contrario, senza per questo volercelo augurare, dimenticato per sempre.
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