Regia di George Clooney vedi scheda film
Clooney ritorna in carreggiata grazie ai Coen, rischiando però poco e rimanendo troppo distaccato. 6,5 RIABILITANTE
Dopo il calo di Monuments Men, Clooney si rialza e riporta il livello realizzativo in ambiti discreti, sicuramente anche grazie all'aiuto dei Coen. Così il racconto morale segue i canoni tipici dei 'fratelli' sia nell'ironia che nella macabra esplosione di violenza, lasciando lo sgomento nella mente dello spettatore, in balia di un crescendo atipico di climax. Il gioco è tuttavia risaputo e se il messaggio rimane universalmente condivisibile, l'ombra del derivato/ispirato (fate voi...) influenza il giudizio finale. Come spesso accade in questi film diretti da star, il cast è stellare (appunto!) rimanendo uno dei plus del progetto, un progetto poco rischioso, giocato in difesa cercando di portare a casa il massimo dando il minimo. Dunque un po' di delusione resta e come, visto che Suburbicon ha tutta l'aria di un compitino fatto bene però senza 'cuore', problema a dir la verità comune con certe opere degli stessi fratelli Coen.
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