Regia di George Clooney vedi scheda film
Il George Clooney regista vanta opere pregevoli, da Confessioni di una mente pericolosa a Le idi di Marzo passando per Good Night, and Good Luck e tralasciando invece In amore niente regole. Con Monuments Men abbiamo intravisto più di una crepa e questo Suburbicon ahimé le allarga ancor più. Una insulsa e noiosa black comedy che parte anche bene tra il grottesco e il surreale ma finisce per "juggle social satire, racial commentary, and murder mystery, and ends up making a mess of all three" (destreggiarsi tra satira sociale, critica antirazzista - passatemi l'espressione - e giallo, e finisce per fare un pasticcio di tutti e tre), come recita Rotten. C'è poco da aggiungere e il finale non proprio inatteso non riesce a salvarla né a farle raggiungere la sufficienza. Né a molto servono Matt Damon, Julianne Moore o Oscar Isaac - bravi, comunque. La sceneggiatura, in cui è ben presente la mano dei Coen, non aiuta nemmeno quella. Deludente.
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