Trama
Negli anni Cinquanta, a Suburbicon, comunità periferica di sorridenti e giovani famiglie nel cuore degli Stati Uniti, i Lodge vivono un'esistenza tranquilla fino a quando un'irruzione domestica degenera e segna per sempre il piccolo Nicky Lodge. Da quel momento in poi una serie di eventi scatena una catena di tradimenti, adulteri e ricatti, che portano Nicky a tentare di dare un senso alle macchinazioni strane ed egoistiche degli adulti.
Approfondimento
SUBURBICON: OLTRE LE APPARENZE
Diretto da George Clooney e sceneggiato dallo stesso con Joel & Ethan Coen e Grant Heslov, Suburbicon racconta la storia della famiglia Lodge che si ritrova a vivere eventi di una certa portata dopo che i neri Meyers si trasferiscono negli anni Cinquanta nel tranquillo e sonnolento sobborgo di Suburbicon. In una periferia dove tutto sembra perfetto, il meglio e il peggio dell'umanità si rispecchiano nelle azioni della gente comune, non troppo avvezza a tollerare nella propria quotidianità una famiglia di neri. Accusando i nuovi arrivati di ogni nefandezza possibile, gli abitanti del quartiere non notano quanta scempiaggine connoti la vita dei Lodge che, dopo una discutibile effrazione domestica degenerata in omicidio, è costretta a ricorrere al ricatto, alla vedetta e al tradimento per sopravvivere.
Con la direzione della fotografia di Robert Elswit, le scenografie di James D. Bissell, i costumi di Jenny Eagan e le musiche di Alexandre Desplat, Suburbicon rimette in discussione l'immagine di "perfezione" che gli Stati Uniti hanno provveduto a creare nel decennio successivo alla Seconda guerra mondiale quando l'emergente middle class ha iniziato a stabilirsi nei sobborghi intorno alle città. Case idilliache, con costi accessibili e in comunità ben organizzate sono divenute per molti americani un sogno trasformato in realtà: il governo stesso aiutava i veterani ad acquistare una bella casetta con garage e giardino. Un bianco poteva trovare un buon lavoro, avere un bel vicinato e crearsi una famiglia: un'immagine perfetta sotto la cui patina poteva nascondersi qualsiasi cosa come accade ai Lodge. Racconta lo sceneggiatore Heslov: "Per la sceneggiatura ci siamo basati sugli eventi che si verificarono realmente a Levittown, in Pennsylvania. Nel corso delle ricerche, abbiamo scoperto un documentario del 1957 in cui si ripercorreva la vera storia di ciò che successe quando William e Daisy Meyers divennero la prima famiglia afroamericana a trasferirsi nella comunità. Lo stesso giorno dell'arrivo la casa dei Meyers venne circondata da circa 500 persone che gridavano insulti razziali, sventolavano bandiere confederate e davano fuoco a una croce". Quegli eventi sono stati poi incrociati con una vecchia sceneggiatura che nel 1999 Clooney aveva ricevuto dai fratelli Cohen, come ricorda l'attore e regista: "La sceneggiatura dei Cohen era una commedia/thriller con toni simili a quelli di Fargo, piena di personaggi che ispirano compassione e che prendono pessime decisioni. Traendone ispirazione, abbiamo pensato a qualcosa di meno divertente e molto più comune. Abbiamo poi unito la storia dei Coen con quanto occorso a Levittown".
Il cast
A dirigere Suburbicon è il regista, sceneggiatore, produttore e attore statunitense George Clooney, famoso sia per i traguardi raggiunti nel mondo del cinema sia per l'impegno umanitario che lo ha visto sempre in prima linea. Consacrato dalla serie televisione E.R. Medici in prima linea, Clooney ha vinto due Oscar,… Vedi tutto
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Commenti (27) vedi tutti
Immagino sia tutto volutamente paradossale ma a me non è piaciuto per niente. A parte che non è il mio genere, ma oltre tutto, come è stato scritto da altri commentatatori, veramente esagerato.
commento di Artemisia1593Grande film di George Clooney. Solo per quelli che amano i fratelli Coen. Da vedere e rivedere. Bravi Matt Damon e Julianne Moore. Voto 8.
commento di FabiousQuando Clooney incrocia i Cohnen, la plastica è d'ordinanza.
commento di fra_pagaOttima ed inquietante opera del Clooney regista, ruolo in cui si esibisce di rado, ma con risultati quasi sempre eccelsi Strepitoso il demone di nome e di fatto Damon, in questo drammatico a forti tinte noir su sfondo razziale - e pure sociale: il quartiere visto come l'universo che preserva dalla realtà sociale. Surreale la brava J. Moore voto 8
leggi la recensione completa di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)Quanto non sopporto Julienne moore..antipatica come tante altre Il film non è il massimo Bravo comunque Matt Damon voto 5
commento di Pepsinadiscutibile il connubio tra una storia "noir" e drammi razziali, tuttavia un film da vedere assolutamente. Straordinario Matt Damon, Julienne Moore, odiosa e insopportabile ancora più del solito. Clooney sa essere un ottimo regista.
commento di gherritBello, ma bastava metà film (o almeno una volta sarebbe bastato). Clooney e i Coen vogliono strafare e stravincere.
commento di moviemanUn bel mix incandescente, ma anche un po' demenziale. Certo che quest'uomo, ma solo anagraficamente, è proprio, anche un decerebrato. 6,5
commento di BradyOriginale ed interessante, voto 8
commento di stokaiserBellissimo film che mette drammaticamente in ridicolo la cultura americana: falsa, egoista, bigotta, razzista... dove l'importante è ciò che appare. Film da vedere assolutamente.
commento di Aiace68Ma come si fa a scrivere che è una Commedia ? Dire "Drammatico" è anche troppo poco, un film veramente brutto brutto brutto, una mattanza inguardabile (degno di un episodio di Barnaby), inspiegabilmente aspro e crudo (in confronto Tarantino è un dilettante) l'unica cosa degna di nota sono i titoli di testa, 5 minuti meritevoli di attenzione. Voto 1
commento di GnaulzGestito dai Coen e si vede dal primo all'ultimo minuto con Clooney che dirige bene....consigliato.
commento di ezioSceneggiatura ottima, regia perfetta. Una goduria
commento di monsieur opalnonostante sia stato scritto dai Coen, sembra un loro film venuto piuttosto male. aldilà di una confezione discreta, non funziona praticamente nulla. l'aspetto edificante della storia risulta praticamente innocuo, mentre quello grottesco è incontrollato. gran spreco di cast, di compositore e di direttore della fotografia.
commento di giovenostaUn bel film per rincretiniti. Voto 0
commento di ScemaranConfermo , sottovalutato la sceneggiatura dei Coen è riconoscibile e Clooney si è difeso bene . Da vedere certamente.
commento di FrranciClooney ritorna in carreggiata grazie ai Coen, rischiando però poco e rimanendo troppo distaccato. 6,5 RIABILITANTE
leggi la recensione completa di luca826Horror e moralismo non funzionano
leggi la recensione completa di siro17Classico Film di "Rai 3" : noioso già dall'inizio con Temi scottanti o particolari.voto.2.
commento di chribio1Buon film di Clooney, sceneggiato dai fratelli Coen.
leggi la recensione completa di Furetto60Voto personale 7 Alla faccia della black comedy... ne esce un ritratto del genere umano ben poco edificante, dove il solo bambino si salva. Forse non tutto viene approfondito come meriterebbe, di certo la mano dei fratelli Cohen si vede eccome.
commento di fipiDi commedia ha ben poco. Più che altro è un film drammatico. Comunque è fatto abbastanza bene. Buona regia e per me è stato troppo sottovalutato. 7 ci sta.
commento di iacopo73Una commedia nera in perfetto stile cohen ingiustamente bistrattata e che merita una visione.
commento di ChiappoUn po' slegato, poteva essere un bel film. Il migliore è il bambino
commento di il drugoUn thriller di sangue, di coltelli e di cloroformio dal vivo retrogusto shakespeariano.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoin puro stile Coen, Clooney cerca di graffiare ma non trova il tasto giusto, nè nell'andare oltre lo stereotipo farghiano, nè nel mischiare la storia privata con quella pubblica, con il tema della segregazione che è tema parallelo mai davvero integrato con la storia privata
commento di carloz5Noi siamo a favore della integrazione razziale, ma solo quando i negri saranno pronti per essa!
leggi la recensione completa di champagne1