Regia di Steven Brill vedi scheda film
Sandy Wexler è un manager e scopritore di talenti, malgrado il suo impegno non viene mai preso sul serio e i suoi clienti lavorano in lavori quasi umilianti come farsi sparare in aria e finire con il spaccarsi il bacino, la vita di Sandy volta pagina quando sente cantare una ragazza in uno spettacolo per bambini, forse e lei la star che stava cercando da tempo.
Lungometraggio appartenente al ramo della commedia intrecciata con piccole dosi di sentimentalismo e dramma, il film parla della storia di Sandy Wexler un manager di piccolo rango che si occupa di aspiranti star in svariati campi dell'intrattenimento quasi folcloristico come ad esempio uno stuntman platinato ed una aspirante attrice pubblicitaria.
Il film è stato prodotto dalla casa di produzione appartenente ad Adam Sandler "Happy Madison", dove egli stesso ha ricoperto il ruolo da protagonista, co-produttore e co-sceneggiatore, inoltre il film è costituito da un cast quasi di famiglia per Sandler dove vediamo attori feticcio come Kevin James e Rob Schneider, la distribuzione è stata inoltra acquisita dal noto sito di streaming Netflix, con il quale Sandler ha già collaborato in The Ridicolous 6 e The Do Over, il regista invece è Teven Brill che già aveva lavorato con Sandler in Mr. Deeds, Little Nicky e The Do Over.
Partendo dal principio il film parte subito con il presentarci un personaggio fuori dall'ordinario, cosa che è Sandy Wexler un uomo solo, che vive in un piccolo bungalow di una villa immensa e lussuosa, scanzonato da tutti i suoi colleghi, con artisti di scarso talento ma a cui si dedica pur sapendo che non hanno una minima possibilità di sfondare, un uomo che nega l'evidenza e dice quel che la gente si vuole sentire dire, un bugiardo ma anche un estremo altruista.
Il personaggio di Sandy ci viene mostrato come se vedessimo una sorta di documentario ed alla fine lo è, lo impariamo a conoscere pian piano con tutti i suoi pregi e difetti, fin qui tutto bene sino a quando il personaggio e le scene diventino scontate e ripetitive, anche se a tratti si ci diverte anche, forse il problema di tutto ciò è Sandler che pur vedendo l suo impegno non riesce a farti stare simpatico il personaggio, visto che molte volte diventa snervante ed al limite dell'idiozia e poi con la sua parlantina che è il punto più basso della pellicola, dove la potrei paragonare ad esempio a quella del personaggio di Cuba Gooding Jr in lo chiamavano radio.
Sandler e lo stesso regista hanno voluto mettere in scena un personaggio quasi alla Forrest Gump dove i limiti vengono sormontati dalla volontà, cosa che non riesce per niente e ne viene fuori un personaggio idiota e basta, spiace anche perchè Sandler in passato aveva dato grandi prove in film più impegnativi come in Ubriaco D'amore e Spanglish.
Il cast secondario risulta essere il migliore della pellicola con un divertente al punto giusto Kevin James e una bellissima Jennifer Hudson.
Il lungometraggio alla fine vorrebbe infondere dei messaggi quale altruismo e volontà aggettivi che poi in futuro ci premieranno in qualche modo, ma che alla fine ci presenta un lavoro di nicchia e per un pubblico molto ristretto, si ci diverte in certi punti ma si ci snerva in altrettanti, Sandler cade in basso di nuovo forse un ruolo che non faceva per lui.
Voto 5
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