Regia di Glauco Pellegrini vedi scheda film
L'UOMO DAI CALZONI CORTI (1958) - recensione n° 6 del 27.2.15
Glauco Pellegrini - non diresse molti film ma fu per anni insegnante di regia - di questa pellicola firmò nel 1958 regia, soggetto e sceneggiatura e dunque si tratta di un'opera completamente sua, il cui doppio titolo (L'amore più bello / L'uomo dai calzoni corti) dice già molto dell'argomento.
"L'amore più bello"? Non può essere, negli anni '50, se non quello per la mamma: nel '54 il festival di Sanremo fu stravinto da Gino Latilla e Giorgio Consolini con "Son tutte belle le mamme del mondo"; nel '55 il poetico amore per la mamma di "Marcellino pane e vino" fece del piccolo Pablito Calvo una vera celebrità: l'anno successivo ricordo - avevo 14 anni - che lo accogliemmo a Bologna come un eroe.
La ricerca determinata della mamma da parte di "Pagnottella", abbandonato alla nascita, non si ferma davanti a ostacoli e dubbi, perchè "un uomo non lascia una cosa a metà": e il bambino è già "l'uomo dai calzoni corti".
Il piccolo interprete regge la scena per un'ora e mezza con ammirevole disinvoltura e simpatia: veramente molto bravo.
E' circondato da attori di livello alto (Francisco Rabal, Mimmo Carotenuto, Eduardo e "mamma" Alida, anche per lei basta il nome) ma il "mattatore" è lui, Edoardo Nevola, nato nel 1948, come Pablito; e indimenticato figlio del "ferroviere" Pietro Germi.
Oggi è un noto doppiatore ma anche musicista e cantante: un artista di multiforme ingegno.
Il film non è un capolavoro ma mi sento di consigliarne la visione (*): secondo me fa proprio bene, ogni tanto, rivedere quell'Italia in bianco e nero e di buoni sentimenti da cui veniamo.
Voto: credo che le quattro stelle le meriti.
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(*) E' visibile in rete, essendovi stato caricato (in 10 parti) dallo stesso Edoardo Nevola nl 2013.
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