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Man Divided

Regia di Max Kestner vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Man Divided

di alan smithee
5 stelle

SCIFI-CLUB - MYMOVIES
Nel 2095 la Terra è praticamente sommersa dalle acque del mare, e l'acqua dolce non esiste praticamente più, appannaggio dei pochi superstiti e divenuta una sorta di moneta e bene speculativo o di rifugio, nonché vera e propria ricchezza incommensurabile da preservare e utilizzare con parsimonia.
Per cercare di risolvere la situazione, tenuto conto che sul pianeta rimangono solo pochi superstiti umani pur dotati di cognizioni scientifiche piuttosto evolute, mentre è perita ogni altra forma di esseri viventi, animali come vegetali, una organizzazione scientifica comprende che l'unica via di salvezza risiede nella facoltà che la scienza offre di compiere un viaggio all'indietro nel tempo, per cercare di captare i progetti di una scienziata che, verso la prima decina del 2000, si era premurata di far conoscere il suo ambizioso programma di riabilitazione ecologica di tutto l'ecosistema, ma che, per un caso del destino dai contorni piuttosto oscuri, era rimasta vittima di un incidente aereo proprio nell'atto di trasferirsi dall'Europa agli Stati Uniti per la presentazione ufficiale del suo progetto.

Un agente rigoroso e motivato si spingerà fino all'epoca che precede di pochi giorni l'incidente in cui morì la giovane scienziata, che si rivelerà tra l'altro una sua discendente, e si riprometterà di venire a conoscenza dei dettagli di quell'ambizioso programma, senza peraltro intaccare con la sua presenza i dettagli di una storia che ormai è passato, e che pertanto potrebbe rivelarsi assai pericoloso modificare anche solo in particolari apparentemente insignificanti.

Ma il sentimento prenderà il sopravvento, minacciando ogni più calibrato e ben riposto proposito.

Il film del documentarista danese Max Kestner risente da una parte della freddezza tutta nordica che caratterizza il paese di provenienza dell'opera, oltre che dei pericoli rappresentati da una tematica - il viaggio nel tempo cercando di modificare solo gli aspetti critici e mantenendo inalterato ogni altro frangente - già ampiamente divulgati in campo cinematografico, da opere ormai caposaldo del genere (dalla trilogia di Zemeckis in avanti).

Tuttavia il film si lascia guardare con un certo interesse, nonostante una certa staticità del meccanismo narrativo che rende un po' incespicante l'incastro, ed un po' manierati e prevedibili i protagonisti, sfaccettati un po' piattamente e quasi tutti vittima di una certa prevedibilità delle situazioni proposte.

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