Regia di Rebekah Fortune vedi scheda film
32 LOVERS FILM FESTIVAL - TORINO LGBTQI VISIONS - CONCORSO "ALL THE LOVERS"
Charlie è un bel ragazzino di 14 anni che vive con una gradevole ed agiata famiglia fattasi da sé, in una bella villetta in periferia.
È una promessa del calcio, circostanza che lo rende l'idolo del quartiere e fa nutrire speranze di gloria al padre, operaio di umili origini che non ha potuto intraprendere come lui la via agonistica del calcio, circostanza ora al vaglio per il futuro del figlio.
Di una sola cosa a proposito di Charlie sono tutti all'oscuro: egli ama il calcio, ma non si sente uomo; ha sempre voluto diventare tutto ciò che fisicamente è sempre accaduto alla sorella maggiore mentre questa si sviluppava e completava la sua maturazione a donna.
Non sarà facile per Charlie rivelare in casa questo suo disagio: figuriamoci al di fuori, ovvero a scuola, tra amici e rivali, esposto a ogni tipo di derisione ed umiliazione. Ma non sarà neppure semplice far sí che un padre possa accettare dal figlio amato incondizionatamente, quello che a prima vista viene superficialmente scambiato per un capriccio puerile dovuto ad una immaturità ancora predominante.
Tutt'altro: Charlie è maturo al punto giusto per decidere di scegliere la via più faticosa e piena di ostacoli, ma l'unica che raffigura un orizzonte coerente con le proprie naturali aspettative di vita.
In questo duro e doloroso processo di autoidentificazione, fondamentale, come spesso accade, risulterà l'apporto materno, ovvero della figura che tradizionalmente si dimostra più predisposta a capire e ad accettare un percorso solo in apparenza autodistruttivo del figlio.
Just Charlie, opera prima di Rebekah Fortune, non presenta picchi emotivi sconvolgenti, né uno stile di regia che vada oltre l'onesta fattura, ma resta in grado di tracciare validamente un dilemma che solo con la forza della famiglia unita e solidale, riesce a trovare una meritata soluzione esistenziale adeguata alle sensazioni ed aspettative del protagonista.
Charlie dentro è, e sempre sarà, Charlie: poco importa se si distinguera' come centravanti di una squadra femminile di calcio, piuttosto che come membro promettente della squadra giovanile cittadina, proteso ad un promettente futuro da professionista.
Nel cast volenteroso ed appassionato vanno citati ovviamente il giovane protagonista Harry Gilby, così come i due validi interpreti che rendono bene le figure contrastanti del padre devastato (Scot Williams, che ama, ma non riesce ad accettare) e della madre che per amore segue ad oltranza il figlio: l'ottima Patricia Potter, sopraggiunta a Torino appositanente ad accompagnare il film.
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