Regia di Luca Manfredi vedi scheda film
Ricostruzione romanzata dei moti garibaldini nella Roma del 1867 e degli anni successivi, in odore di unità d’Italia.
Due puntate, della canonica durata di cento minuti ciascuna, idonee per la trasmissione in duplice prima serata; produce la Rai, facendo affidamento su un regista ormai rodato per questo tipo di lavori (Luca Manfredi, figlio di Nino) e su un cast adeguatamente composto pescando tra interpreti cinematografici e volti televisivi: L’ultimo Papa re è tutto qui, intrattenimento leggero a sfondo storico per il pubblico domestico. La narrazione è debitamente piatta, la messa in scena ridotta all’osso, i personaggi vivono di psicologie piuttosto superficiali, i dialoghi sono semplici semplici; se non fosse per la presenza di Gigi Proietti nel ruolo centrale e di Lino Toffolo come sua validissima spalla, non ci sarebbe molto da ricordare. Tra gli altri, in parti minori compaiono poi Renato Scarpa, Sandra Ceccarelli, Massimo Wertmuller, Domenico Diele, Greta Scarano, Jerzy Stuhr, Paolo Calabresi, Camillo Milli, Paola Tiziana Cruciani e Francesco Venditti. La ricostruzione storica è ampiamente romanzata: i film di Gigi Magni, inevitabile pensarlo, erano un’altra cosa. 3/10.
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