Regia di Michael Curtiz vedi scheda film
Approcciarsi ai grandi classici è impresa ardua. Anche dopo l'ennesima visione, di Casablanca piace l'ambientazione esotica, la collocazione storica, le conseguenti implicazioni e sfaccettature, il bianco e nero datato ma efficacissimo, la patina di romantico retrò, i dialoghi datati ma di buon ritmo, così come il montaggio e i tempi incalzanti, la voce fuori campo e il flashback centrale, le vicende di passione amorosa e di lotta per la libertà, la bellezza della Bergman e il fascino di Bogart, la nostalgia per il tempo andato, l'estetica da fumatori incalliti e uomini tutti d'un pezzo, le divise di ufficiali e gendarmi e i panni impeccabili di mercanti e avventurieri, i vicoli della città e i locali di musica dal vivo e gioco d'azzardo, e, su tutti, l'immagine di quell'aereo che parte e va portandosi via un pezzo di cuore. Suonala ancora, Sam.
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