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Ammazzavampiri

Regia di Tom Holland (II) vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ammazzavampiri

di DeathCross
9 stelle

Un vero gioiellino nella vasta produzione Horror degli anni '80, periodo d'Oro per il Genere e che vede la proliferazione di titoli considerati giustamente dei Cult, come questo "Fright Night".

 

La pellicola si apre con una panoramica della tipica cittadina di provincia statuinitense accompagnata in sottofondo da un dialogo fortemente stokeriano tra due innamorati, dialogo che poi si rivelerà provenire da un televisore che trasmette un film Horror a tema vampiresco. Il tema del film è dunque introdotto con questa scelta gustosamente metacinematografica, rivelando anche la natura molto ironica dell'opera e presentando nel contempo tre dei personaggi principali: il ragazzo (Charlie) e la ragazza (Amy), impegnat* in effusioni romantiche (ma non esplicitamente sessuali), e l'ammazzavampiri del titolo italiano, Peter Vincent, esplicito omaggio a due icone del Cinema Horror (Peter Cushing e Vincent Price). Il regista e sceneggiatore Tom Holland riesce così ad introdurre subito lo/a spettatore/rice all'interno del film, e prosegue costruendo un'opera di altissimo livello che riesce a intrattenere senza annoiare mai, costruendo con indiscutibile maestria scene assolutamente indimenticabili, come la stupenda sequenza in cui il protagonista, osservando la finestra del vicino, scopre che egli è un vampiro (scena che ricorda, nella costruzione, "Body Double" di De Palma) e quella, maestosa, nella discoteca, dove il vampiro seduce la ragazza del protagonista sfogando  tutto il suo fascino erotico. Grandioso anche il finale, che tiene incollati gli occhi sullo schermo facendo aspettare con trepidante eccitazione la sospirata conclusione del film, condita da un simpatico epilogo che fa da eco all'incipit.

 

Ottima la costruzione dei personaggi, tutti ben caratterizzati e approfonditi: il protagonista Charlie, la cui ossessione per il vicino-vampiro tende a soffocare l'amore per la sua ragazza (si veda, sempre nella scena iniziale, la facilità con cui rinuncia distrattamente all'agognato rapporto sessuale dopo aver notato il trasporto della bara del vampiro nella cantina); il sopra citato Peter Vincent, attore in declino abituato ad interpretare l'affascinante ruolo dell'ammazzavampiri ma privo di fede e coraggio; Amy, il cui amore totalmente puro per Charlie viene messo a dura prova dal fascino adulto del vampiro; Ed, amico sfigatello di Charlie, protagonista delle scene più drammatiche e commoventi (per non dire tragiche) del film; infine, Jerry, il vampiresco vicino di casa, che riporta alla luce la figura romantica del Vampiro, riproponendola in chiave moderna senza però banalizzarla (come purtroppo succede troppo spesso negli ultimi anni), ma anzi rinforzandola nel suo aspetto più sensuale ed erotico, aggiungendogli una interessante sfumatura sentimentale: come accadrà in "Bram Stoker's Dracula", il suo interesse per Amy è dovuto al ricordo di un suo passato amore, che Holland decide saggiamente di citare senza però approfondire.

 

Il cast eccellente e azzeccatissimo, le musiche accattivanti di inconfondibile sapore ottantiano, le atmosfere inquietanti, l'ironia tanto abbondante quanto equilibrata - senza prevaricare sul tono più tipicamente Horror - e i richiami ai Classici Gotici contribuiscono ulteriormente a fare di questa pellicola una delle migliori opere cinematografiche di Genere mai realizzate, la cui visione non può che essere consigliata a tutti coloro che amano profondamente il Cinema dell'Orrore.

 

Voto: 9.

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