Regia di Tom Holland (II) vedi scheda film
Prima pellicola di una coppia di film che a metà degli anni '80 fu capace di rinverdire i fasti dei film horror di tre decadi prima. Il tutto grazie a un manipolo di attori giovani e ai più sconosciuti, ai quali Tom Holland, da non confondere con l'omonimo attore, e qua alla sua opera prima, fu capace di aggiungere la verve per i teenage movie con ambientazione studentesca, per finire con il genere splatter horror, in questo caso dedicato al mondo delle tenebre e dei vampiri.
Il risultato fu una trama semplice per un film azzeccato e costruito su una canovaccio spesso visto nelle pellicole horror e thriller, ovvero il protagonista, William Ragsdale, successivamente apparso anche nel sequel datato 1988, non viene mai creduto e scambiato conseguentemente per pazzo salvo avere ragione sulla pericolosità in tal caso di un vicino eccessivamente gentile e disponibile.
Mini cult che con il tempo si è accomodato al fianco di altre opere del medesimo genere e provenienti dalla medesima decade, al punto che nel corso degli anni è sia diventato fonte di sequel, lo sfortunato Ammazzavampiri 2 (Fright Night - Part II; 1988) firmato da Tom Lee Wallace, con Holland alla sceneggiatura, fino al remake: Fright Night - Il vampiro della porta accanto (Fright Night; 2011) decisamente dimenticabile.
Pellicola che fra l'altro ha curiosamente fatto riottenere a Chris Sarandon, nel ruolo del vampiro Jerry Dendrige, una nuova ventata di fama da vera icona pop - horror, evento occorso forse solo a William Shatner per gli appassionati della serie di Halloween, e a Robert Englund per la serie di Nightmare. Sarandon, attore di matrice teatrale, aveva già goduto di una grande notorietà proveniente dalla candidatura al premio Oscar per Quel pomeriggio di un giorno da cani (Dog Day Afternoon; 1975) di Sidney Lumet.
Film da vedere, rivedere o recuperare per due ore circa di sana distensione e per poter notare come ci si spaventasse con semplicità, ma buone trame, quattro decadi or sono.
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