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Fiorina la vacca

Regia di Vittorio De Sisti vedi scheda film

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La recensione su Fiorina la vacca

di undying
7 stelle

Il titolo di punta (non in senso volgare ma per cura e realizzazione) del mini filone in costume - costituito da 30 pellicole circa realizzate nel biennio 1972/73 - che all'epoca venne inaugurato, non certo volutamente, nientemeno che da Pasolini e dalla sua trilogia della vita.

 

In pieno medioevo, Ruzante (Gastone Moschin) versa in misere condizioni al punto che, per garantire la sopravvivenza alla moglie Fiorina (Angela Covello), vende la vacca alla quale ha dato medesimo nome della consorte e parte per la guerra in cerca di fortuna. Compare Menico (Renzo Montagnani) è il nuovo proprietario dell'animale ed è stato convinto, da un amico che ha secondi "fini", del fatto che la bella moglie Giacomina (Ewa Aulin) "offre a occasionali passanti la passera... a pigione". Menico è il primo - e non sarà l'ultimo - ad essere toccato dalla sventura che, l'entrare in possesso della vacca Fiorina, colpisce a ripetizione fino ad arrivare a padron Beolco (Mario Carotenuto), riccone impenitente che cambia fanciulle per (di)letto in continuazione, giungendo ad "ospitare" anche Fiorina, moglie di Ruzante...

 

locandina

Fiorina la vacca (1972): locandina

 

Divertente decamerotico che presenta elementi di una sostanziosa base letteraria, riscontrabile nei testi dell'autore cinquecentesco Angelo Beolco ma, soprattutto, rispetto ai restanti titoli del filone (che prende spunto, nelle sue tre diramazioni - Boccaccio, Geoffrey Chaucer e novelle orientali da "mille e una notte" - nientemeno che dalla trilogia della vita pasoliniana), Fiorina la vacca può contare sull'ottimo risultato garantito da un valido reparto tecnico (Menczer alla fotografia, Morricone alle musiche e il futuro "giallista" Pittorru in sceneggiatura), al quale si affianca un parco attori di tutto rispetto: e per qualità  (Moschin, Montagnani, Carotenuto, Ewa Aulin, Janet Agren) e per fascino (dopo l'inarrivabile ed eccitantissima Angela Covello - che ci offre, quando giace tra le mani del sarto, il momento più puramente erotico donando nientemeno che il suo lato migliore al finto gay davanti ad un pubblico inconsapevole -, restano impresse la giovanissima Jenny Tamburi e l'adolescente Ornella Muti, quest'ultima preoccupata di perdere "l'onore" dalla parte di sotto).

 

Ornella Muti

Fiorina la vacca (1972): Ornella Muti

 

In sintesi, un buon film ad episodi, tenuti assieme dai vari passagi di proprietà della vacca e sicuramente tra le migliori regie di Vittorio De Sisti, cineasta che, dopo avere esordito con il brutto Scusi, lei conosce il sesso? (1968), resta legato al tema dell'erotismo, ma sempre ammantato da una forte dose di ironia (tra i suoi migliori lavori: Lezioni private e La supplente va in città). Al di là del colorito titolo, e in forza dei citati pregi tecnici e artistici, Fiorina la vacca si pone al vertice, essendo di qualità néttamente superiore alla media del filone decamerotico. Filone durato, nella fase centrale e più significativa, un solo biennio: 1972/73, per poi tramutare nel più cospicuo genere della "commedia sexy".

 

Doppi sensi in (falso) idioma antico 

Citazioni dal film
Estratto del discorso tenuto da compare Michelon (Felice Andreasi), rivolto a Menego (Renzo Montagnani) in relazione alla moglie di quest'ultimo, ovvero Giacomina (Ewa Aulin): 
"Dicono che vostra moglie dà la passera a pigione e che, per mezzo ducato, si farebbe ciavar dai foresti di passaggio.

Quando poi la bella moglie è in dubbio se abbandonare il marito, poiché interessato alla sola mucca, e quindi seguire Tonino Stropabusi (Luigi Antonio Guerra), quest'ultimo le rivolge un invito che lei non riesce a rifiutare: 
"Con me, Giacomina, un tocco de pan non ve mancherà mai e neppure il companatico, perché un toco de osel ve lo darò tutti i giorni."

 

Titolo proposto in home video prima in videocassetta dalla Shendene e Moizzi (in una versione di fine Anni '90 che sembrerebbe essere integrale), per una speciale edizione curata da Nocturno Cinema (comprensiva di booklet), poi in Dvd per la Prism (nel 2004).

Non rari sono anche i passaggi televisivi durante i quali, però, la durata complessiva si riduce: dai 102 minuti della Vhs, ai 96 del Dvd sino ai 91 delle versioni Tv. 

 

Ornella Muti

Fiorina la vacca (1972): Ornella Muti

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