Trama
Per aggiungere un po' di pepe al loro matrimonio in crisi, gli americani benestanti Anne e Bob si trasferiscono in una casa padronale nella romantica Parigi. Mentre si preparano per una cena particolarmente lussuosa con i loro sofisticati amici, Anne scopre che a tavola saranno in 13. In preda al panico per via della sua superstizione, insiste affinché la fedele cameriera Maria si travesta da nobildonna spagnola per raggiungere un numero pari a tavola. Complice un po' di vino di troppo, Maria durante la cena si lascerà affascinare da un dandy inglese, dando il via a una lunga trafila di guai e di disavventure che coinvolgeranno Anne.
Approfondimento
MADAME: DA CAMERIERA A NOBILDONNA
Diretto e sceneggiato da Amanda Sthers, Madame racconta la storia di Maria, una cameriera che vede cambiare la sua vita e quella dei suoi datori di lavoro dopo una grande cena. Tutto ha inizio quando Anne e Bob, una coppia di benestanti americani che si è trasferita a Parigi da qualche tempo, decidono di organizzare una cena invitando dodici ospiti ben selezionati che rappresentano l'alta società inglese, francese e americana. Tutto procede bene quando Anne si rende conto che un tredicesimo coperto deve essere sistemato per far posto a tavola a Steven, figlio di primo letto di Bob. Andando nel panico per paura che il contrattempo possa portarle sfortuna (in tredici a tavola è scaramanticamente da evitare), Anne chiede alla cameriera Maria di fingere di essere una ricca amica spagnola. Maria si ritrova così seduta a tavola accanto a David, un esperto d'arte appartenente alla nobiltà britannica. David rimane talmente colpito da lei da ricontattarla il giorno successivo: poiché non è possibile rivelargli la sua vera identità. Maria inizia con lui una relazione sentimentale che farà tremare le convinzioni elitarie e il matrimonio di Anne.
Con la direzione della fotografia di Régis Blondeau, le scenografie di Herald Najar, i costumi di Charlotte Betaillole e le musiche di Matthieu Gonet, Madame è una commedia che fa satira sociale con al centro una figura femminile forte di cui è impossibile non innamorarsi. Racconta a proposito la regista: "Madame è nato su esplicita richiesta dell'attrice Rossy de Palma, una donna dalla bellezza singolare che mi fa pensare ai ritratti di Modigliani. Rossy aveva assistito a una mia opera teatrale (La vieux juif blonde) ed era rimasta colpita dalla protagonista. Il dramma ha fatto nascere in lei il desiderio di lavorare con me: facendomi contattare dalla nostra agente in comune, ci siamo incontrate e abbiamo chiacchierato su un eventuale progetto. In quella circostanza, le dissi che per me non era facile scrivere a comando di personaggi femminili con cui identificarsi. A poco a poco, poi, guardandomi intorno è nato Madame. Lo spunto è stato semplice: i domestici, gli inservienti o gli addetti alle pulizie, sono soliti riferirsi ai loro datori di lavoro in maniera reverenziale nonostante entrino nella loro intimità, ne cambino le lenzuola o ne lavino i vestiti. Viceversa, i datori ricorrono solo all'uso del nome per chiamarli e ciò indica come vi sia una sorta di forte dominio sociale che ricorda quasi una vecchia forma di feudalesimo. Si tratta di qualcosa forse inquietante che andava indagato meglio ponendosi delle domande: che succede se una cameriera si innamora di qualcuno che è vicino ai suoi "padroni"? Se viene invitata a una cena elegante, la gente individuerebbe il suo lavoro? Partendo da tali quesiti, Matthew Robbins, autore che ha lavorato con Steven Spielberg e Guillermo el Toro, mi ha aiutato a sviluppare la sceneggiatura intervenendo direttamente sull'ultima versione e inserendo alcune tematiche, come i problemi di denaro di Bob".
Il cast
A dirigere Madame è Amanda Sthers, regista, sceneggiatrice e regista francese. Nata a Parigi nel 1978 da un'avvocatessa di origine bretone e da uno psichiatra tunisino ebreo, la Sthers ha manifestato il primo interesse per la scrittura già in età adolescenziale, portando a compimento un primo romanzo (mai dato… Vedi tutto
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Commenti (6) vedi tutti
Madame vs Maid: perdenti entrambi per colpa di una sceneggiatura banale e piena di cliché
leggi la recensione completa di PrisDSarebbe stato interessante senza una protagonista così brutta (Rossy de Palma)...(e corteggiata.. e chiamata bellissima !?!!).. capisco che la parte era per una donna brutta, ma questa fa star male a vederla :-(((; per questo voto soltanto 1.
commento di stokaiserTotale mancanza di ironia ed umorismo, personaggi copiati grossolanamente da altre pellicole, senza spessore, senza colore. Si salva Maria perché, beh, lei è Rossy de Palma
commento di il drugoCommedia che alterna momenti divertenti a momenti malinconici. Fa riflettere, ma un finale più "concreto" sarebbe stato gradito.
commento di Aiace68Impianto da pièce teatrale per questa commedia ricca di una verbosità ed un humor che ricorda le migliori prove di Woody Allen.
leggi la recensione completa di starbookOttima commedia agrodolce
leggi la recensione completa di Furetto60