Regia di Francis Hanly vedi scheda film
Il produttore discografico più noto sul pianeta, George Martin, apre le porte di casa sua alla BBC per raccontarsi, in compagnia di qualche amico d'eccezione.
Per i suoi 85 anni George Martin, considerato la figura del produttore discografico per eccellenza, riceve in regalo dalla tv di Stato britannica questo documentario: un'autobiografia vera e propria, basata su una serie di interviste e di colloqui informali fra Martin e alcuni amici davvero speciali: Michael Palin dei Monty Python's, Jeff Beck, Cilla Black, Giles Martin (suo figlio, a sua volta produttore di successo) e naturalmente non possono mancare Paul McCartney e Ringo Starr. Perchè se la carriera (e la vita) di George Martin sono state tanto piene e tanto felici è soprattutto merito del fortunato incontro avvenuto nel 1962 fra il giovane discografico, direttore di una sezione della EMI (Parlophone), e una rock band di squinternati ma dotati ragazzetti di Liverpool, i Beatles. In effetti il capitolo Fab 4 occupa tre quarti del film, sia per i motivi appena citati, sia per il fatto che presumibilmente il vasto pubblico non conosce altro di quanto realizzato da Martin nel corso della sua lunga carriera (eppure, fra i tanti, hanno suonato nei suoi studios anche Police, Duran Duran, Elton John e perfino i Black Sabbath). Seconda figura di spicco nella narrazione del film, ecco la moglie Judy, compagna inseparabile da sessant'anni. Le immagini odierne si alternano con vecchi spezzoni di repertorio, spesso pure incomprensibilmente ripetuti; se la forma può lasciare un minimo a desiderare, però i contenuti in quest'opera non mancano ed è un vero piacere imparare o riascoltare vecchi aneddoti sulla creazione di Strawberry Fields Forever o Let it be dalla diretta voce di chi, ad Abbey Road (sede della EMI), realmente c'era. 5,5/10.
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