Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
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In un tranquillo villaggio del Missouri , cuore agricolo degli USA , una madre disperata perchè la Polizia non ha ancora trovato i responsabili dell' uccisione della figlia , fa pubblicare tre cartelloni pubblicitari molto polemici sull' operato dello sceriffo ... Una storia abbastanza strampalata agli occhi di un europeo , ma probabilmente non troppo per chi conosce la mentalità e l' ambiente dell' America rurale . Le stranezze della cocciuta protagonista , che qui risultano quasi simpatiche , non sono poi troppo differenti da quelle assai più serie e pericolose degli estremisti e dei complottisti , che si annidano a frotte in quegli ambienti . E se qui ci si mantiene nei limiti del grottesco e della black comedy , nella realtà tali confini sono spesso superati di molto , con frequenti casi di grave spargimento di sangue . L' atmosfera politicamente scorretta che si respira nella pellicola , in cui è fin troppo facile vedere assonanze con la filmografia dei fratelli Coen , fa sì che un po' tutti i personaggi principali siano caratteri un po' sopra alle righe . Dalla rabbiosa madre interpretata dall' eccellente Frances Mc Dormand , ossessionata dai sensi di colpa e dalla sete di giustizia , al vice sceriffo infantile , razzista e violento del magnifico Sam Rockwell , passando per il bravo Woody Harrelson , sceriffo moribondo ma saggio , le cui tre lettere d' addio sono un po' la risposta ai tre manifesti iniziali .
Ed infatti il messaggio che io ricavo da questo film dell' ottimo Martin McDonagh è ovvio e banale . E' quello messo in bocca al personaggio più stupido ed innocente , la giovanissima fidanzata dell' ex marito , presa in giro da tutti ma capace di ribadire che " la rabbia genera sempre altra rabbia " . Ed il finale aperto può far pensare che sia arrivato a destinazione .... Voto 7,5 .
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