Regia di Martin McDonagh vedi scheda film
Un film incredibilmente vuoto e deludente che si trascina pesantemente verso un finale inesistente.
La partenza lascia presagire ad un giallo ambientato nella provincia americana ma poco a poco ci si accorge che non c'è nessuna indagine ed allora si comincia a pensare possa essere un thriller sociologico, ma niente non è neanche quello, allora sarà un noir di denuncia sulla inefficenza della polizia.... neppure.
Tre manifesti a Ebbing, Missouri non ha una categoria sotto il quale lo si possa classificare, elenca una serie di soggetti ed avvenimenti che non hanno la benchè minima logica terrestre a partire dal gesto della protagonista che con l'affissione delle sue rimostranze verso le inconcludenti indagini sulla morte violenta della figlia non ottiene niente se non degli episodi di violenza gratuita che destabilizzano la quiete pubblica senza approdare a nessuna evoluzione nelle inesistenti indagini se non un falso colpo di scena nel finale.
Il film pullula di personaggi che compaiono e scompaiono dalla storia senza lasciare traccia, sempre che ci sia una storia perchè si fa fatica a trovarne una plausibile ma soprattutto è quello che si dicono che non rimane in mente se non tanti insulti, qualche battuta razzista e qualche dito medio.
L'unico momento di emozione è una citazione che non molti hanno colto ovvero quando la mamma e il poliziotto disquisiscono su un film con Donald Sutherland in cui muore la figlia e si odono alcune note della colonna sonora di Pino Donaggio, ebbene il film in questione è il bellissimo - A Venezia.....un dicembre rosso shocking - di Nicolas Roeg per il quale consiglio una visione a chi non lo conoscesse o una revisione per chi lo avesse già visto al posto di una gigantesca perdita di tempo con questo film che non riesco a capire veramente come faccia a piacere.
In conclusione posso solo aggiungere che le prove premiate con l'oscar della McDormand e di Sam Rockwell sono assolutamente fine a se stesse perchè fornite per un film insulso e noiosissimo che non riescono a salvare denotando come una grande prova attoriale (sempre ammesso che lo sia veramente) possa elevare una brutta sceneggiatura ad opera interessante e coinvolgente.
...........una cosa però l'ho imparata: gli americani portano sempre in macchina ingombranti estintori, hai visto mai capitasse di incappare in un enorme manifesto incendiato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta